Maltempo nel Vicentino: Zaia Celebra la Resilienza dei Veneti Dopo i Danni

Maltempo nel Vicentino: Zaia Celebra la Resilienza dei Veneti Dopo i Danni

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Ripristino Urgente in Veneto Dopo il Maltempo

VENEZIA (ITALPRESS) – Il maltempo che ha colpito il Veneto lo scorso venerdì ha lasciato segni profondi nel territorio, in particolare nella valle dell’Agno, nell’Ovest Vicentino, nella zona del Garda e in parti della pedemontana trevigiana. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha evidenziato l’importanza degli interventi messi in atto per ripristinare le infrastrutture danneggiate. “Decine di interventi, principalmente sugli argini, sono stati effettuati per ripristinare le sponde e le briglie. Si tratta di lavori fondamentali, anche in vista delle piogge previste per i prossimi giorni”, ha affermato Zaia.

In risposta alla situazione critica, il Genio civile è stato mobilitato durante tutto il weekend di Pasqua, dimostrando un grande impegno per garantire la sicurezza del territorio veneto. “Questi sono i veri eroi, i veneti che, con il loro sacrificio, ci assicurano un presente e un futuro più sicuro”, ha aggiunto Zaia, esprimendo gratitudine verso tutti i lavoratori coinvolti negli interventi.

Interventi Specifici e Investimenti Necessari

I lavori di somma urgenza hanno richiesto un investimento iniziale di oltre 1.800.000 euro, cifra necessaria per avviare le operazioni di recupero. “Dalle prime ore dopo l’evento tragico – in cui purtroppo hanno perso la vita due persone – il nostro personale ha iniziato immediatamente la ricognizione dei danni”, ha dichiarato Zaia. Gli interventi hanno riguardato in particolare il bacino idrografico del torrente Agno e Leogra Timonchio.

Tra le attività svolte, è stata ripristinata la sezione di deflusso e le sponde del torrente Arpega a Trissino. Inoltre, sul torrente Agno, è stata ripristinata l’operatività delle casse del bacino di laminazione, fondamentali per la gestione delle piene. A valle del ponte di Brogliano, dopo che si è registrato un livello record di piena di 273 cm nella notte di giovedì 17 aprile, sono state rifatte le controbriglie per garantire la stabilità del territorio.

Un ulteriore intervento significativo è stato effettuato a Vicenza, dove è stato sistemato l’argine del Bacchiglione eroso in corrispondenza del ponte Marchese. Nella provincia di Treviso, il Genio civile ha dovuto affrontare anche la frana e gli argini del torrente Valon a Sarmede, insieme ai “murazzi” di Lovadina e alle sponde del Piave alle Grave di Cimadolmo. Questi lavori, eseguiti in tempi record, hanno dimostrato la professionalità e la dedizione degli operatori, che non hanno mai smesso di operare, neppure durante il weekend di Pasqua.

Zaia ha anche sottolineato il ruolo chiave delle istituzioni e della comunità nel fronteggiare l’emergenza. “Quando si verifica una situazione del genere, è fondamentale che tutti collaborino per garantire la sicurezza. La nostra regione ha dimostrato di sapere affrontare le sfide con determinazione e spirito di comunità”, ha commentato il presidente.

Questa gestione coordinata e tempestiva dei danni è stata possibile grazie alla sinergia fra diversi enti e istituzioni, tutti uniti per una causa comune: la sicurezza e il benessere dei cittadini veneti. Le misure di emergenza e il ripristino delle infrastrutture sono misure necessarie per prevenire futuri disastri, soprattutto considerando che le previsioni meteo indicano piogge abbondanti nei prossimi giorni.

Alla luce di quanto accaduto, si prospetta un importante dibattito pubblico sulle politiche di prevenzione e gestione delle emergenze in Veneto. Gli esperti evidenziano la necessità di investimenti più consistenti nella manutenzione dell’ambiente, per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro.

È fondamentale, tuttavia, che il sostegno e la solidarietà dimostrati dalla comunità veneta non si fermino qui. Solo attraverso un lavoro di squadra sarà possibile garantire un futuro sicuro per tutti. Le azioni intraprese finora sono solo l’inizio di quello che dovrà essere un impegno continuo per la salvaguardia del nostro territorio.

– foto ufficio stampa Regione Veneto –

(ITALPRESS)

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