Obesity Day, oggi è la giornata nazionale di sensibilizzazione contro l’obesità

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Oggi è l’Obesity Day, la giornata nazionale di sensibilizzazione per la prevenzione dell’obesità e del sovrappeso, promossa dal 2001 dall’ADI, Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica per tramite della sua Fondazione.

Gli eventi previsti per l’Obesity Day

Più di 500 specialisti fra dietologi, nutrizionisti e dietisti saranno a disposizione nei 120 centri di dietetica presenti su tutto il territorio italiano per colloqui gratuiti di informazione, consulenze nutrizionali e valutazioni del grado di sovrappeso. Diciotto gli eventi pubblici di sensibilizzazione in programma nelle piazze, nelle scuole e nei centri di aggregazione delle principali città italiane.

Il peso dell’obesità nella società

Il costo dell’obesità è pari all’1,8% della spesa sanitaria nazionale in pratica 18-144 euro per ogni cittadino sono spesi ogni anno per i costi diretti dell’obesità, che sommati a quelli indiretti superano i 300 euro.

Globalmente, più di 2 miliardi di bambini e adulti soffrono di problemi di salute legati all’essere in sovrappeso o obesi e una percentuale crescente di persone va incontro al decesso a causa di queste condizioni sanitarie. Tra i 4 milioni di morti attribuite al peso corporeo in eccesso nel 2015, quasi il 40% ha riguardato persone il cui indice di massa corporea (BMI) era al di sotto della soglia di obesità.

Per questo motivo è stato necessario istituire una giornata come l’Obesity Day che sensibilizzi le famiglie alla prevenzione e all’attenzione alimentare.

Il cambiamento

Quasi un italiano su quattro (24%) è stato a dieta per dimagrire nell’ultimo anno a dimostrazione di una crescente attenzione all’alimentazione, con un decisa svolta salutista sulle tavole degli italiani.

Un cambiamento a tavola che, sostiene la Coldiretti, ha consentito all’Italia di collocarsi quest’anno ai vertici della classifica “Bloomberg Global Health Index” su 163 Paesi per la popolazione maggiormente in salute e sana a livello mondiale. Un bambino su tre (30,6%) pesa ancora eccessivamente, ma negli ultimi anni si è verificata una riduzione del 13% per effetto dell’impegno sull’educazione alimentare a scuola e nelle case.

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