Proteste e cortei in 40 città: il Ministero tace sul Consiglio di Stato.

Proteste contro le nuove Indicazioni nazionali per la scuola Il 18 ottobre si svolgeranno...

La mobilitazione è sostenuta non solo dalle sigle sindacali, ma anche da una parte significativa dell’ambiente accademico. È importante sottolineare le obiezioni sollevate dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), che ha manifestato preoccupazione per la direzione delle nuove Indicazioni. Anche il Consiglio di Stato, un mese fa, ha sospeso il proprio parere, richiedendo al Ministro Valditara di affrontare una serie di obiezioni.

Pregiudizi e mancanza di dialogo sono state le parole chiave nella critica di questi organi. Infatti, l’atteggiamento del Ministro, che aveva definito la questione un episodio “normale di interlocuzione”, ha suscitato ulteriori interrogativi sulla trasparenza del processo decisionale. Al momento, non vi sono aggiornamenti sulla diffusione della versione definitiva delle Indicazioni, segno evidente che le osservazioni fatte dal Consiglio di Stato non possono essere sottovalutate.

Risulta fondamentale che le voci di insegnanti ed esperti siano ascoltate e integrate nelle politiche educative. La riscrittura delle Indicazioni nazionali non riguarda solo un documento, ma il futuro stesso del sistema educativo italiano.

Le manifestazioni del 18 ottobre rappresentano un’opportunità cruciale per esprimere il desiderio di una scuola inclusiva, critica e democratica. La presenza di un vasto numero di associazioni civili e professionali testimonia l’urgenza di un dibattito aperto su queste tematiche.


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