Protocollo d’intesa tra Università di Bergamo e Commissione Parlamentare Ecomafie siglato con successo.

Protocollo d’intesa tra Università di Bergamo e Commissione Parlamentare Ecomafie siglato con successo.

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Protocollo d’intesa a Bergamo per Combattere Ecoreati e Illicità Agroalimentari

BERGAMO (ITALPRESS) – Questa mattina a Bergamo è stato firmato un innovativo Protocollo di intesa tra la “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari” e l’Università degli Studi di Bergamo. L’accordo, siglato dall’onorevole Jacopo Morrone, presidente della Commissione, e dal Magnifico Rettore, professor Sergio Cavalieri, rappresenta un passo importante nella lotta contro i reati ambientali e agroalimentari, ambiti cruciali per la sostenibilità del nostro territorio.

Un Incontro di Conoscenze e Competenze

Il Rettore Cavalieri ha sottolineato come l’idea di questo Protocollo di intesa sia emersa dalle numerose e innovative attività di ricerca e didattica portate avanti dall’Università negli ultimi anni. “La nostra università è diventata un riferimento nazionale in ambito di ecoreati e reati agroalimentari”, ha dichiarato Cavalieri. “Mentre molti atenei si concentrano sul diritto penale ambientale, noi a Bergamo abbiamo un focus particolare sull’agroalimentare, un settore che necessita di attenzione e ricerca”.

Il presidente Morrone ha evidenziato che i rapporti con altre istituzioni di alta qualità sono fondamentali per sviluppare analisi scientifiche e promuovere temi di rilevanza attuale. “Le questioni che affrontiamo, dai traffici illeciti di rifiuti alla gestione dei siti inquinati, hanno bisogno di expertise specifiche. È qui che l’Università di Bergamo gioca un ruolo cruciale. Ci aspettiamo e crediamo che la collaborazione con questo ateneo porterà a significativi avanzamenti nella comprensione di tali fenomeni”, ha affermato Morrone.

In aggiunta, la professoressa Anna Lorenzetti, che ha guidato la creazione di un gruppo di ricerca interno, ha presentato i suoi collaboratori specializzati in diverse aree: dal diritto penale al diritto pubblico e al diritto europeo, fino alla chimica, essenziale per il profilo tecnico delle attività. Questi studiosi, come Luigi Cornacchia e Cinzia Peraro, porteranno competenze diversificate che arricchiranno l’analisi e l’implementazione delle politiche ambientali e agroalimentari.

Un Impegno Collaborativo per il Futuro

La presenza di una rappresentanza degli allievi ufficiali dell’Accademia della Guardia di Finanza, che vedono nell’Università di Bergamo il loro punto di riferimento educativo, testimonia l’importanza del Protocollo e l’impegno delle istituzioni coinvolte. “La formazione e la consapevolezza sui temi ambientali e agroalimentari sono essenziali per le generazioni future. È nostro dovere fornire strumenti e conoscenze per affrontare queste sfide”, ha affermato un rappresentante degli allievi presenti alla cerimonia.

L’accordo firmato oggi non è solo un documento formale, ma il simbolo di una sinergia che mira a produrre risultati concreti. Analisi delle politiche attuali, proposte di intervento legalmente solide e programmi di sensibilizzazione sono solo alcune delle aree in cui si intende collaborare. La Commissione e l’Università di Bergamo si impegnano a lavorare insieme per creare un network di competenze e risorse, utile per il miglioramento della legislazione e delle pratiche operative nel settore.

“L’Università di Bergamo ha nettamente dimostrato la sua capacità di innovare e di sviluppare ricerche applicate. Siamo entusiasti di avviare questo progetto assieme e di vedere come le nostre politiche e la loro ricerca possano contribuire a un futuro più sostenibile”, ha dichiarato l’onorevole Morrone.

Un Passo Verso l’Eccellenza

Con questo Protocollo, Bergamo si posiziona al centro di un’iniziativa nazionale che punta a combattere le illiceità connesse al ciclo dei rifiuti e ai settori agroalimentari. L’impegno congiunto rappresenta un’opportunità fondamentale per formare professionisti e studiosi in grado di affrontare una delle sfide più impellenti del nostro tempo: la protezione dell’ambiente e della salute pubblica.

Per ulteriori dettagli sul Protocollo d’intesa e sulle attività future, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Università di Bergamo e della Commissione parlamentare d’inchiesta. Queste risorse saranno fondamentali per rimanere aggiornati sugli sviluppi delle ricerche e sui proggetti di collaborazione.

– Fonti: Università degli Studi di Bergamo, Italpress.

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