Sanremo 2025: Rocco Hunt critica Cattelan a Domenica In per la canzone sui napoletani

Sanremo 2025: Rocco Hunt critica Cattelan a Domenica In per la canzone sui napoletani

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Rocco Hunt Risponde alla Polemica di Alessandro Cattelan a Domenica In

Dopo l’emozionante partecipazione al Festival di Sanremo 2025, Rocco Hunt ha fatto il suo ingresso nello studio di Domenica In, condotto da Mara Venier. In questo attesissimo episodio, il rapper campano ha presentato la sua nuova canzone “Mille vote ancora”, ma non senza sollevare un acceso dibattito. La performance è avvenuta rigorosamente in playback, un aspetto che ha attirato l’attenzione dei fan e degli esperti del settore.

Durante l’intervista, oltre a condividere le sue emozioni per il festival, Rocco ha affrontato un controverso sketch di Alessandro Cattelan trasmesso al DopoFestival. Durante quel segmento, Cattelan aveva ironizzato sulle abitudini turistiche dei napoletani, citando la difficoltà di raggiungere località montane come Roccaraso in Abruzzo. “Mi ricordo montagne bianche, ma il Trentino è così distante che da Napoli ci vuole un giorno, mille euro andata e ritorno”, aveva cantato Cattelan, scatenando un acceso dibattito sui social.

Le Reazioni di Rocco Hunt e Francesca Pascale

La reazione di Rocco Hunt non si è fatta attendere. Presente durante il siparietto di Cattelan, il rapper ha mostrato un’espressione di disagio che non è passata inosservata dal pubblico, costringendolo a esprimersi su Instagram. “Ho trovato fuori luogo le battute sul popolo napoletano”, ha sottolineato, confermando il suo disappunto durante l’intervento a Domenica In. Anche Francesca Pascale, nota attivista e figura pubblica, si è schierata al fianco di Rocco, raccontando la sua personale esperienza di discriminazione.

Pascale ha affermato: “Non ha fatto ridere neanche a me. Ridere contro i napoletani è orribile, è orribile ridere contro chiunque. Voglio pagare la Rai e non voglio sentirmi discriminata”. Le sue parole risuonano come un grido di giustizia per il popolo napoletano, spesso vittima di stereotipi ingenerosi.

Rocco ha continuato a esprimere la sua posizione: “Io da salernitano amante di Napoli non ho capito cosa stava succedendo. I napoletani sanno sciare benissimo, non sono obbligati a fare solo vacanze di mare. Sono un popolo di grande cultura, che viaggia in tutto il mondo”. Le sue affermazioni rispecchiano un malessere radicato in una società che spesso etichetta i napoletani sulla base di luoghi comuni.

Cosa Dicono i Persone Riconosciuti?

La polemica ha raggiunto anche la conferenza stampa tenutasi dopo l’episodio, dove Alessandro Cattelan ha difeso il suo sketch, affermando: “Non trovo nulla di offensivo. Il bersaglio della canzone non era Napoli, ma l’effetto dei social sulla gente”. Le sue parole hanno sollevato ulteriori discussioni tra i fan e i critici.

D’altra parte, molti utenti sui social hanno mostrato solidarietà per Rocco Hunt, mentre altri hanno sostenuto Cattelan, ritenendo che il suo umorismo fosse stato sovrastimato. Un tweet di un fan, per esempio, evidenziava: “La canzone di Cattelan al DopoFestival a me non ha fatto ridere, i napoletani sono un popolo che sa sciare benissimo, di grande cultura, di grandi viaggiatori”.

Hunt ha anche condiviso un messaggio su Twitter, affermando: “Non c’è niente di sbagliato nel cercare di far ridere, ma non ridiamo sulle spalle di un’intera cultura”. Questa affermazione evidenzia l’importanza del rispetto e della comprensione reciproca, specialmente in contesti pubblici e sotto i riflettori.

Riflessioni Finali

Le dichiarazioni di Rocco Hunt e Francesca Pascale hanno acceso un dibattito cruciale sul tema della discriminazione e dei pregiudizi culturali. È fondamentale ricordare che ogni cultura merita rispetto e che le battute, per quanto divertenti possano sembrare, possono andare a colpire profondamente il sentimento di appartenenza di una comunità.

In un’epoca in cui la diversità e l’inclusione dovrebbero essere al centro della società, incidenti come quello avvenuto al DopoFestival ci ricordano quanto sia necessario riflettere sulle parole che usiamo. La cultura napoletana è ricca di storia, tradizione e creatività, e ridurre un’intera comunità a stereotipi è non solo ingiusto, ma anche potenzialmente dannoso.

Questa vicenda ci invita a una maggiore consapevolezza nell’affrontare temi delicati e a promuovere una cultura di rispetto e comprensione reciproca nella società moderna.

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