Sindrome da cartoleria, anche Rudy Zerbi ne è vittima

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Mentre molti hanno la passione per le moto, per gli orologi e per le auto, c’è chi soffre della sindrome da cartoleria. Lo racconta Rudy Zerby sul suo blog dove si dice matto per quaderni, pennarelli, matite, gomme ed evidenziatori.

Quella di Rudy Zerbi è una sindrome che accomuna molte persone, una passione benevola che aiuta a tornare nel tempo. Comprare tutto l’occorrente per la scuola era un momento magico che aiutava a superare la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno e dell’anno scolastico. Ecco quali sono i motivi che spiegano perché molti sognano di vivere in cartoleria.

Il materiale scolastico o da ufficio risveglia i sensi

Vista, udito, tatto ed olfatto vengono coinvolti. Mille colori tra gli scaffali del negozio, evidenziatori fluo e copertine da sogno nei quaderni. Profumo di gomma e di grafite e suono dolce della carta o degli album da disegno. Un coinvolgimento totale dei nostri sensi che ci fa sentire come i bambini tra i giocattoli.

Ritorna il passato

Entrare in cartoleria permette di riconoscere i grandi brand del materiale scolastico che ci hanno accompagnato tra i banchi come le matite “Fabel Castell, o gli album “Fabriano”. La voglia di comprarli cresce e soprattutto il piacere di tornare a scrivere con una penna su un foglio di carta piuttosto che con una tastiera davanti il monitor di un pc.

Rudy Zerbi è orgoglioso di questa sua passione e lo racconta divertito nel suo blog: “Lasciatemi in mezzo a quaderni, gomme, matite, pennarelli, evidenziatori e tornatemi a prendere a fine giornata. Ve ne saró grato. Come un pazzo, giro per gli scaffali annusando tutto, toccando, con il godimento di chi ama il profumi dei motori o quello dell’abbigliamento in pelle”.

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