Trovata morta in un burrone, arrestato il responsabile: la spinse giù

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Risolto il giallo della donna trovata morta in fondo ad un burrone nel Comune di Limone Piemonte – loc. Vallone San Giovanni, mentre era a passeggio con il cane.

Il ritrovamento

Il fatto risale allo scorso 30 maggio quando Giuseppina Casasole, una donna di 60 anni è deceduta dopo essere precipitata da un ripido pendio. Ora i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Borgo San Dalmazzo, con la collaborazione della Stazione di Limone Piemonte, hanno sottoposto a fermo, in quanto indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero della Procura presso il Tribunale di Cuneo, il 19enne V.S., residente a Limone Piemonte.

L’accusa

L’accusa per il giovane è di omicidio volontario. L’iniziale ipotesi di morte accidentale è stata scartata a seguito di alcuni spunti investigativi emersi.

Le indagini hanno condotto al responsabile, un diciannovenne, tossicodipendente, che ha poi confessato di aver sferzato un violento calcio alla vittima, facendola precipitare nel burrone, sotto l’effetto di sostanze allucinogene.

La scomparsa

Le prime ricerche della vittima erano partite durante il pomeriggio del 30 maggio 2017, quando la vittima, dopo essere uscita con il proprio cane per una passeggiata, non ha fatto più rientro a casa. La figlia minore, nella stessa serata, non vedendo rientrare la madre, ne ha denunciato la scomparsa. Immediate sono scattate le ricerche: dopo diverse ore è stato ritrovato il corpo senza vita della donna, deceduta perché caduta da un pendio alto circa 50 metri.

 

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