Uomo morso da un ragno muore dopo tre mesi di agonia

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Il morso di un ragno si è rivelato fatale per un uomo, morto dopo tre mesi di agonia. Per Massimo Stara, 45 anni di Cagliari, si è rivelata fatale la puntura di un “ragno violino” che lo aveva colpito mentre stava lavorando a Capoterra, in provincia di Cagliari, alla costruzione della casa dove sarebbe andato a vivere con la moglie e i due figli.

Sabato notte, come ricostruisce l’Unione Sarda, la situazione è precipitata nonostante il morso risalisse a ben tre mesi fa. In questo lasso di tempo, infatti, il veleno del regno gli aveva danneggiato il fegato, i polmoni e i muscoli. Nonostante questo particolare tipo di aracnide sia diffuso in tutta l’area mediterranea (e quindi anche in Italia), l’antidoto è disponibile soltanto in Brasile.

Ragno estremamente velenoso

Questo tipo di aracnide, noto anche come Loxosceles rufescens, è estremamente velenoso e in Europa ha già fatto un altro morto. Nel novembre 2015, a Catanzaro, una signora di 65 anni è stata stroncata dopo un morso al dito medio.

Il ragno violino, il cui corpo è generalmente lungo otto millimetri e che le sue lunghe zampe arriva a misurare anche 4 centimetri, si nasconde nell’incavo degli alberi ma può anche trovarsi nelle cantine delle nostre casa. Non è un animale aggressivo ma è particolarmente velenoso: “Il morso non è doloroso, ma nel giro di poche ore la parte colpita inizia a gonfiarsi e a fare male a causa delle tossine che provocano la necrosi dei tessuti – spiega Paolo Virtuani – nei casi più gravi si può arrivare all’amputazione dell’arto colpito”. In alcuni casi, come è stato per Massimo Stara, si arriva anche alla morte.

L’uomo era affetto da alcune patologie

“Sono stato punto da un ragno violino: ho passato dei momenti difficili e sono stato quattro giorni in coma. Ora spero di potermi riprendere, anche se non sarà facile”. Così, un mese e mezzo fa, Massimiliano Stara raccontava in un’intervista la sua agonia. Ora il decesso.

Parenti e amici hanno collegato subito la fine del 45enne con la puntura del ragno di cui Stara ha sempre parlato, raccontando questa versione anche ai medici. La situazione di Stara nell’ultimo periodo è peggiorata: ieri notte il suo cuore ha smesso di battere. Fonti mediche dell’ospedale fanno però sapere che la morte è stata causata da alcune patologie di cui l’uomo soffriva da anni. Domani alle 14, nella chiesa del cimitero di San Michele, saranno in tanti a dare l’ultimo saluto a Stara.

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