12 arresti per traffico di droga proveniente dal Sud America in Italia e Albania raggiungono Brescia

12 arresti per traffico di droga proveniente dal Sud America in Italia e Albania raggiungono Brescia

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La Polizia di Stato e quella albanese hanno eseguito 12 arresti e numerose perquisizioni, svelando un’associazione criminale italo-albanese dedita al traffico di cocaina dal Sud America. Ai vertici del gruppo ci sarebbero due fratelli albanesi legati al clan dei Cela di Elbasan. L’organizzazione importava ingenti quantitativi di droga in Italia, utilizzando autoarticolati provenienti dal centro Europa. Gli indagati avrebbero usato telefoni criptati e viaggiato in Colombia, Ecuador e Dubai per stringere accordi coi fornitori. L’indagine è partita dall’arresto di un individuo con 350 kg di cocaina destinati al gruppo bresciano.

Operazione antidroga della Polizia di Stato e della polizia albanese

Nelle prime ore di questa mattina, gli investigatori della Polizia di Stato e della polizia albanese hanno eseguito un’operazione congiunta volta a contrastare il traffico illecito di cocaina proveniente dal Sud America. Le autorità hanno eseguito 12 misure cautelari di custodia in carcere e 8 misure in attesa di interrogatorio degli indagati, oltre a numerose perquisizioni in varie città italiane e in Albania.

L’indagine ha permesso di individuare un’associazione transnazionale dedita all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina in Italia, tramite autoarticolati che si rifornivano nei paesi del centro Europa. Grazie al monitoraggio del fornitore di cocaina durante le serate, è stato possibile ricostruire l’organigramma di un gruppo criminale italo-albanese, con a capo due fratelli albanesi legati al clan dei Cela di Elbasan.

Le attività investigative hanno evidenziato come i membri del gruppo criminale utilizzassero apparecchi telefonici criptati e si recassero spesso in Colombia, Ecuador e negli Emirati Arabi Uniti per stringere accordi con i fornitori. Un arresto nel novembre del 2021 ha portato al sequestro di 350 chili di cocaina destinati alla cellula bresciana del traffico di droga.

Le indagini confermano la vasta attività di importazione e smercio di sostanze stupefacenti, principalmente cocaina, condotta dal gruppo criminale. Le autorità coinvolte nella cooperazione internazionale si stanno impegnando per contrastare efficacemente il traffico di droga transnazionale e proteggere la sicurezza dei cittadini.

Operazione contro associazione transnazionale di traffico di cocaina

La Polizia di Stato e la polizia albanese, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Brescia e della S.P.A.K. albanese, hanno condotto una vasta operazione contro un’associazione transnazionale finalizzata al traffico illecito di ingenti quantitativi di cocaina provenienti dal Sud America. Sono state eseguite 12 misure cautelari di custodia in carcere e 8 misure in attesa di interrogatorio, insieme a numerose perquisizioni in diverse città italiane e in Albania.

Le indagini hanno portato alla luce un’organizzazione criminale italo-albanese dedita all’importazione di cocaina dal Sud America, trasportata in Italia a bordo di autoarticolati che si rifornivano nei paesi del centro Europa. Al vertice di questa organizzazione sarebbero due fratelli albanesi legati al clan dei Cela di Elbasan, una delle principali e più pericolose cosche della mafia albanese. Questi avrebbero coordinato un gruppo di uomini fidati nella provincia di Brescia e nel Nord Italia per l’importazione e la vendita di sostanze stupefacenti, principalmente cocaina.

Un importante tassello dell’indagine è stato l’arresto di uno degli indagati nel novembre 2021, trovato in possesso di 350 chili di cocaina destinati alla cellula bresciana dei trafficanti. Si è scoperto che il sodalizio criminale utilizzava telefoni criptati per comunicare, confermando il loro coinvolgimento nel traffico di droga. I capi dell’organizzazione si recavano frequentemente in Colombia, Ecuador e negli Emirati Arabi Uniti per stringere accordi con i fornitori, dimostrando l’ampio raggio d’azione di questa associazione criminale.

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