Interrotte le ricerche per “Igor”, il killer serbo latitante

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Igor Vaclavic, il killer, è introvabile. Ricercato da aprile per l’omicidio del barista di Budrio, non è ancora stato trovato. Aveva ucciso il proprietario di un bar dopo un tentativo di rapina fallito, da lì è scomparso. Il serbo è stato ricercato in tutta l’Emilia-Romagna. La caccia all’uomo è sospesa, il numero degli agenti speciali utilizzati per le ricerche è stato drasticamente ridotto.

Il fascicolo sul killer è passato ora ai reparti investigativi. Dal Viminale fanno sapere che “la caccia al latitante resta priorità del ministero”. Igor, quindi, non è più considerato un ricercato ma un latitante.

Il killer è stato ribattezzato “Igor il russo”, nonostante russo non sia. Non ha un passato da militare e non si chiama nemmeno Igor. Il suo vero nome, in realtà, è Norbert Feher ed è un trentaseienne di nazionalità serba, nato a Subotica. È giunto in Italia nel 2005 ed è stato espulso due volte, ma non ha mai lasciato lo Stivale.

L’uomo è stato più volte rintracciato, ma mai catturato. Una guardia volontaria lo aveva intercettato a un posto di blocco tra Marmorta e Molinella, a Bologna. È stata l’ultima occasione in cui è stato avvistato, poi sparito dai radar.

Per ricercarlo erano stati impiegati investigatori con anni d’esperienza nella ricerca di boss mafiosi, droni, cani molecolari e visori termici a infrarossi. Il pm di Bologna spiegava: “In questi anni passati tra i canali forse ha preparato decine di rifugi: al novanta per cento Igor è ancora qui. Igor era in vantaggio di due giorni. Ora gli siamo dietro di ventiquattro ore. Appena sbaglia lo prendiamo”. Il capitano dei Parà del Tuscania aggiunge: “Abbiamo le prove e le tracce della presenza del ricercato ancora in zona, tracce recenti. Se non lo prendono loro non lo prende più nessuno”.

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