Germania, infermiere sospettato di aver provocato 84 decessi

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Un’infermiere tedesco, Nils Högel, già condannato all’ergastolo nel 2015 per aver ucciso due pazienti e per aver tentato di uccidere altre due persone in una clinica nel nordovest di Delmenhorst, è ora sospettato di aver provocato almeno 84 morti tra il 2000 e il 2005 con un’overdose di medicine cardiache.

Indagini mai chiuse

La polizia anche dopo la condanna non ha mai chiuso le indagini e ha analizzato centinaia di cartelle cliniche degli ospedali dove ha lavorato Högel. Il capo della polizia Johann Kuehme ha affermato che le autorità hanno le prove di almeno 84 omicidi, dopo autopsie condotte sui cadaveri. Ma le vittime potrebbero essere di più, perché alcuni ex pazienti sono stati cremati.

L’uomo, 40 anni è stato arrestato nel febbraio 2015 per l’omicidio di due pazienti ricoverati in terapia intensiva all’ospedale di Delmenhorst, vicino la città di Brema, e il tentato omicidio di altre due degenti nella clinica. Già nel giugno 2016 gli inquirenti avevano aggiunto nomi alla lista dei pazienti uccisi da Högel, facendo crescere il numero fino a 33 decessi. Un numero che è poi stato aggiornato a 43.

Gli omicidi sarebbero avvenuti negli ospedali di Delmenhorst e Oldenburg nell’arco di tempo compreso fra il 2000 e il 2005. Si tratterebbe probabilmente del più grande crimine commesso da una sola persona nel dopoguerra.

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