Istruzione parentale: l’interferenza familiare complica il lavoro degli insegnanti nella formazione scolastica.
Le recenti ricerche mostrano segnali preoccupanti per il futuro della scuola inclusiva. “La nostra ricerca ‘Voci dell’inclusione’, sviluppata per il Centro Studi Erickson, evidenzia un aumento significativo, dal 17% al 27,1%, di insegnanti favorevoli all’introduzione di classi speciali per studenti con disabilità differenziate per livello di abilità, un cambiamento preoccupante rispetto a dieci anni fa, quando pochi osavano avanzare simili richieste”, spiega Ianes.
Il Governo sembra spingere verso un rafforzamento del ruolo delle famiglie in ambito educativo, ma questo approccio suscita preoccupazioni. “Se la valutazione del materiale didattico deve passare per l’approvazione dei genitori, molti insegnanti potrebbero decidere di rinunciare a corsi ugualmente importanti, per timore di conflitti”, avverte Ianes. Questa dinamica legittima una logica autoritaria anche tra i docenti, minando il naturale flusso dell’istruizione e dell’apprendimento.
In definitiva, la scelta dell’istruzione parentale solleva interrogativi sulla qualità dell’educazione e del sociale, e la pressione politica può alterare drasticamente il panorama educativo in Italia. È fondamentale garantire un equilibrio tra la responsabilità educativa delle famiglie e l’importanza di un sistema scolastico inclusivo e di qualità.
Fonti: Centro Studi Erickson; Libera Università di Bolzano.
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