La foiba di Basovizza vandalizzata: Meloni condanna l’atto come “oltraggio alla Nazione”

Durante la notte, un atto vandalico ha colpito il monumento della foiba di Basovizza a Trieste, con scritte offensive in vernice rossa. Questo avvenimento ha suscitato la condanna unanime delle forze politiche, inclusi i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato l’importanza di onorare con rispetto e preghiera il luogo sacro della foiba di Basovizza. Questo atto di vandalismo, che ricorda pagine drammatiche della storia italiana, è stato definito come un oltraggio alla Nazione e alla memoria dei martiri delle foibe, e non può restare impunito.
Condanna unanime per atto di vandalismo alla foiba di Basovizza
La notte scorsa, un atto di vandalismo ha colpito il monumento della foiba di Basovizza a Trieste. Sulle pareti sono comparse scritte offensive dipinte con vernice rossa, causando sgomento e indignazione nell’intera comunità. Questo vile gesto è avvenuto proprio in prossimità del Giorno del Ricordo, una giornata importante per ricordare le vittime delle foibe e delle deportazioni avvenute durante la Seconda Guerra Mondiale.
Le principali forze politiche hanno espresso una ferma condanna per questo atto vandalico. I presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, insieme alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno sottolineato l’importanza di rispettare la memoria delle vittime delle foibe e il luogo sacro che rappresenta il monumento di Basovizza. Le scritte ripugnanti che ricordano pagine drammatiche della storia italiana non solo calpestano la memoria delle vittime, ma offendono l’intera Nazione.
Giorgia Meloni ha dichiarato che Basovizza è un luogo da onorare con il silenzio e la preghiera, e che quanto accaduto rappresenta un atto di gravità inaudita che non può restare impunito. Questo atto vandalico evidenzia la necessità di educare alla memoria storica e di contrastare ogni forma di negazionismo e disprezzo verso le vittime delle foibe. È fondamentale preservare e difendere la memoria delle atrocità del passato per costruire un futuro di pace e fratellanza.
Atto vandalico al monumento della foiba di Basovizza
Nel corso della notte è avvenuto un atto vandalico al monumento della foiba di Basovizza, a Trieste. Scritte offensive con vernice rossa sono state rinvenute sul piazzale antistante il monumento, creando sconcerto e indignazione tra la comunità locale. Questo episodio si è verificato poche ore prima del Giorno del Ricordo, una giornata dedicata alla commemorazione delle vittime delle foibe.
Le forze politiche hanno condannato all’unanimità questo gesto vandalico, tra cui i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è espressa duramente sull’accaduto, sottolineando che la foiba di Basovizza è un luogo sacro e un monumento nazionale che merita rispetto e devozione. Oltraggiare un simbolo così importante con scritte ripugnanti che reinterpretano pagine oscure della nostra storia equivale a mancare di rispetto non solo alle vittime delle foibe, ma all’intera Nazione.
È importante sottolineare che un gesto così grave non può e non deve passare impunito. La profanazione di un luogo di memoria come la foiba di Basovizza non solo offende la memoria delle vittime, ma colpisce nel profondo l’identità nazionale. È necessario condannare fermamente questi atti di vandalismo e promuovere la consapevolezza e il rispetto per la storia e le sofferenze del passato, affinché simili episodi non si ripetano in futuro.
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