L’Ascesa del Made in Italy: Storia di uno Chef di Successo all’Estero

Roberto Ruggieri: Dalla Cucina Italiana all’Americana
ROMA (ITALPRESS) – Un giovane chef, un grande sogno. Roberto Ruggieri, 28 anni, rappresenta un esempio luminoso del Made in Italy gustativo che attraversa i confini nazionali per conquistare palati internazionali. Dopo una carriera già ricca di successi in Inghilterra, Ruggieri punta ora verso gli Stati Uniti, con l’intento di portare il meglio della cucina italiana in America.
Un Percorso di Eccellenza
La carriera di Roberto Ruggieri è iniziata in maniera straordinaria: a soli 20 anni ha ottenuto una stella Michelin presso la terrazza dell’Eden di Roma. Questo traguardo precoce ha dato il via a un’avventura all’estero che lo ha portato nel 2019 a lavorare al Waterside Inn di Michel Roux, un ristorante di prestigio in Inghilterra. Qui, Ruggieri ha avuto l’opportunità di cucinare per personaggi illustri, inclusa la Regina Elisabetta II. “Ogni settimana eravamo presenti nel programma televisivo ‘Casa di Michel Roux’, un vero punto di riferimento per la cucina francese in Inghilterra”, ha dichiarato lo chef. “L’esperienza è stata formativa; ho potuto apprendere da maestri del calibro di Gordon Ramsay e Marco Pierre White, che oggi sono considerati tra i più grandi chef al mondo.”
Purtroppo, la pandemia di Covid-19 ha colpito duramente il settore gastronomico, portando via anche la figura iconica di Michel Roux. Ruggieri ha condiviso come questa situazione abbia cambiato il paesaggio della ristorazione, ma non ha frenato il suo spirito imprenditoriale. Tornato in Italia, ha cercato di portare la cucina italiana a Capri, offrendo un’esperienza culinaria accessibile e raffinata. In seguito, ha lavorato ad Aquapetra nel beneventano, cercando di fondere la tradizione culinaria locale con influenze da altre regioni italiane e dalla cucina francese.
Un Sogno a Stelle e Strisce
Oggi, il suo obiettivo è chiaro: conquistare il mercato americano. “Sogno di portare i migliori sapori italiani, dal vino ai taralli fino all’olio extravergine d’oliva, a New York”, ha dichiarato Ruggieri. “Fin da piccolo ho sempre desiderato lavorare in cucina, spronato da mia madre e da mia nonna. Loro mi hanno trasmesso la passione per la cucina, e ancora oggi parlo con mia madre e osservo come cucina”. L’impegno e la dedizione, insieme a un forte desiderio di apprendere, lo hanno spinto a esplorare nuove tecniche e sapori, arricchendo così la sua esperienza gastronomica.
Ruggieri sottolinea l’importanza della contaminazione gastronomica: “Credo che tutti dovrebbero conoscere diversi stili culinari. La mia esperienza in Inghilterra è stata cruciale; ho appreso che la diversità arricchisce le nostre idee culinarie”. La sua convinzione si riflette nella sua aspirazione di unirsi al melting pot culturale dell’America. “Negli Stati Uniti, c’è una varietà di influenze culinarie che possono ulteriormente espandere le mie conoscenze e abilità”.
A proposito del suo futuro, ha dichiarato: “Quest’anno ho l’obiettivo di attraversare l’Atlantico. Ogni volta che parlo con chi ha fatto questo passo prima di me, come una persona che si è trasferita in America a 48 anni, mi rendo conto che la mia età è un vantaggio. Mi hanno detto che dovrei arrivare prima, perché l’energia e l’ispirazione che si respira là sono uniche”.
Ruggieri, che ha seguito da vicino il pensiero di personaggi noti come Massimo Bottura, il quale spesso sottolinea l’importanza di innovare senza dimenticare le radici, si prepara ad affrontare questa nuova sfida con entusiasmo e determinazione. “Spero di combinare le tradizioni italiane con le nuove tendenze americane, creando piatti che raccontino una storia”, ha affermato.
La comunità gastronomica è in attesa di vedere come questo giovane chef porterà il suo talento e la sua passione oltreoceano, continuando così a onorare la tradizione culinaria italiana, mentre esplora le opportunità offerte da un mercato in continua evoluzione.
– foto Roberto Ruggieri –
(ITALPRESS).
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