Nuoro celebra Giovanni Falcone: Todde sottolinea l’importanza della memoria

Ricordando Giovanni Falcone: Un Impegno per la Legalità e la Solidarietà
NUORO (ITALPRESS) – “Essere qui, oggi, significa coltivare la memoria e incoraggiare i valori di legalità e solidarietà”. Queste le parole della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, durante la partecipazione al progetto itinerante “Dal sangue versato al sangue donato”. L’evento, tenutosi stamattina a Nuoro sotto l’egida dell’associazione DonatoriNati della Polizia di Stato, ha avuto come obiettivo sensibilizzare la popolazione sui temi dell’antimafia. Tra i presenti, anche Tina Montinaro, vedova del caposcorta di Giovanni Falcone, figura simbolo della lotta alla mafia.
La presidente Todde ha sottolineato l’importanza di non dimenticare il sacrificio di Giovanni Falcone, della moglie Candida Morvillo e dei tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. “Se le istituzioni repubblicane oggi sono salde, lo dobbiamo anche al loro sacrificio”, ha affermato, invitando le generazioni più giovani a mantenere viva la memoria e a combattere per la giustizia. “Vogliamo che il messaggio di Falcone: ‘gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe degli altri uomini’, diventi un fatto concreto, un modo di intendere la nostra vita civile e politica” ha aggiunto.
Manifestazione e Attività di Sensibilizzazione
La manifestazione ha avuto luogo in Piazza Vittorio Emanuele, dove l’autoemoteca dell’Avis era pronta a raccogliere i donatori di sangue. L’evento ha proseguito con il disvelamento della teca della Quarto Savona 15, che conserva i resti della Fiat Croma su cui viaggiavano gli agenti di scorta del giudice Falcone. La giornata ha trovato un ulteriore momento di significato alla Camera di Commercio, dove la presidente Todde ha incontrato gli studenti. “Dobbiamo costruire un futuro in cui i giovani possano essere protagonisti e non vittime. La memoria è un ponte verso l’educazione e la consapevolezza”, ha affermato prima di dialogare con gli studenti.
Un’altra voce istituzionale, quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha recentemente evidenziato l’importanza del ricordo di Falcone e del suo impegno. “La lotta alla mafia richiede l’impegno di tutti, democratici e liberi. Ogni giorno siamo chiamati a costruire una società al riparo dagli effetti dell’illegalità”, ha dichiarato in una delle sue apparizioni pubbliche. Le parole di Mattarella evocano una responsabilità collettiva verso il rafforzamento della legalità.
Aggiungendo alla conversazione sul tema, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha sottolineato che “La mafia non è un fenomeno del passato; la sua presenza è ancora tangibile nel nostro quotidiano. La storia di Falcone ci insegna che la lotta non è mai finita e deve essere condotta quotidianamente”. Queste dichiarazioni rimarcano la necessità di un’attiva vigilanza contro le nuove forme di illegalità che continuano a minacciare la società.
La presidente Todde ha anche affrontato il problema attuale dell’illegalità, evidenziando che “la nostra società non è al riparo dalla contaminazione mafiosa. Non siamo al riparo neanche in Sardegna. Dobbiamo tenere alta la guardia a partire dalle scuole.” Questa affermazione evidenzia come l’educazione sia un’arma fondamentale nella lotta alla mafia e all’illegalità. “Se il tempo degli attentati e delle stragi sembra un capitolo chiuso, dobbiamo comunque affrontare il malaffare che cammina su altre gambe: corruzione, droga, rapine e omicidi”, ha aggiunto.
Il percorso di sensibilizzazione avviato dall’associazione DonatoriNati non si limita a una sola giornata di eventi, ma si concentra sulla trasformazione del dolore in azione concreta. L’iniziativa si propone di coinvolgere attivamente i cittadini, accrescendo la consapevolezza sui temi della legalità e voci come quella di Francesca Corrao, docente di diritto penale, richiamando l’attenzione sull’importanza di educare alle scelte responsabili e ai diritti civili.
In un contesto di crescente preoccupazione per la permanenza dell’illegalità, è essenziale che la comunità continui a mobilitarsi. Come affermato dalla presidente Todde, “Non vogliamo un mondo di oppressi e oppressori ma un mondo libero in cui esercitare il nostro pensiero e coltivare i valori della pace e della legalità”.
In definitiva, eventi come quello di Nuoro rappresentano un’importante occasione per rinnovare l’impegno collettivo e tenere viva la memoria di chi ha combattuto per la giustizia, affinché le nuove generazioni possano ereditare una società più giusta e libera.
– Foto xd4/Italpress -(ITALPRESS).
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