Croazia Sostiene il Piano di Autonomia del Marocco per il Sahara Occidentale

Croazia Sostiene il Piano di Autonomia del Marocco per il Sahara Occidentale

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La Croazia e il Piano di Autonomia del Marocco per il Sahara Occidentale

Zagabria (ITALPRESS) – La Repubblica di Croazia ha recentemente espresso il proprio sostegno a un’iniziativa chiave per risolvere la controversia sul Sahara occidentale. Durante una conferenza stampa tenutasi mercoledì nella capitale croata, il ministro degli Affari esteri e europei, Gordan Grlic-Radman, ha definito il piano di autonomia proposto dal Marocco nel 2007 come “una buona base per raggiungere una soluzione politica” per la questione complessa della regione.

Il Sostegno della Croazia al Processo di Pace

Grlic-Radman ha caratterizzato il piano di autonomia come uno “sforzo serio e credibile”, sottolineando l’importanza di trovare una soluzione politica reciproca in linea con le risoluzioni pertinenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. “Siamo fermamente convinti che qualsiasi soluzione debba essere basata sul dialogo e sul rispetto degli accordi internazionali”, ha affermato il ministro, evidenziando il sostegno della Croazia al processo coordinato dalle Nazioni Unite, che mira a garantire una risoluzione giusta e duratura per tutte le parti coinvolte.

Questa posizione viene in un momento in cui i conflitti regionali richiedono attenzione internazionale e una strategia condivisa per il loro superamento. Il ministro degli Esteri marocchino, Nasser Bourita, presente al meeting, ha lodato il sostegno croato, sottolineando che la cooperazione tra i due Paesi è essenziale per affrontare le sfide comuni. “Il nostro dialogo con la Croazia è fondamentale per promuovere la stabilità e la pace nella regione”, ha dichiarato Bourita.

Ruolo Cruciale dell’ONU nella Risoluzione della Crisi

Entrambi i ministri hanno concordato sull’importanza dell’ONU come ente esclusivo nel processo politico. In particolare, hanno manifestato il loro appoggio alla risoluzione 2756 (2024) del Consiglio di sicurezza, che enfatizza il ruolo e la responsabilità delle parti interessate nella ricerca di un accordo pragmatico e realista. Il ministro Grlic-Radman ha dichiarato: “Ci aspettiamo un impegno sincero da tutte le parti coinvolte nel processo di negoziazione, affinché si possa finalmente giungere a una soluzione politica”.

Le dichiarazioni dei due ministri sono un chiaro indicativo dell’urgenza con cui si deve agire per affrontare questioni come quella del Sahara occidentale. Essa non è solo un problema regionale, ma ha implicazioni più ampie per la stabilità e la sicurezza del Mediterraneo e dell’Africa settentrionale.

In un’intervista, l’ex presidente croato Stjepan Mesić ha aggiunto: “La sostenibilità della pace nella regione dipende dalla capacità dei leader di dialogare e di trovare soluzioni innovative e condivise. Il contributo della Croazia può essere determinante”. Quest’affermazione mette in evidenza non solo il valore della diplomazia, ma anche l’importanza della cooperazione internazionale.

Altresì, il piano marocchino ha suscitato un interesse crescente negli ambienti internazionali. La comunità globale sta osservando attentamente come l’impegno di nazioni come la Croazia possa influenzare il dibattito politico e le dinamiche della regione del Sahara occidentale. Le dichiarazioni ufficiali sono disponibili sul sito del Ministero degli Affari Esteri croato, evidenziando l’impegno continuo della nazione per la stabilità regionale.

Nell’ottica di una soluzione positiva al conflitto, il supporto internazionale è cruciale: “Ogni paese deve assumersi la responsabilità di contribuire a un dialogo costruttivo”, ha dichiarato il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, in un recente comunicato. La posizione della Croazia si inserisce perfettamente in questo contesto globale di ricerca di pace e stabilità.

In conclusione, l’incontro tra i ministri degli esteri della Croazia e del Marocco ha messo in luce la necessità di un impegno multilateralistico nell’affrontare le delicate questioni del Sahara occidentale. Le prospettive di un futuro più pacifico in questa regione dipenderanno dalla volontà delle nazioni di collaborare e negoziare all’insegna del dialogo e del rispetto reciproco.

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(ITALPRESS)

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