Papa: Quanti conflitti e massacri, sempre tragici e inutili

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In occasione dell’udienza con i membri del Sinodo dei vescovi della Chiesa Patriarcale di Cilicia degli Armeni, Papa Francesco ha espresso profonde riflessioni sul tema della pace e della sofferenza causata dai conflitti nel mondo. Il Pontefice ha sottolineato come la Prima Guerra Mondiale avesse portato alla costituzione della Società delle Nazioni, precursori delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di preservare il dono della pace e evitare ulteriori tragedie belliche. Tuttavia, nonostante questi sforzi, da allora si sono susseguiti numerosi conflitti e massacri, sempre tragici e spesso inutili.

Con voce carica di emozione, Papa Francesco ha confessato di aver spesso supplicato per porre fine a tanta violenza e sofferenza nel mondo. Ha invocato il grido collettivo della pace affinché possa toccare i cuori di tutti, inclusi quelli che sembrano insensibili al dolore dei più deboli e umili. La preghiera è stata indicata come strumento potente per mantenere viva la speranza e alimentare la fede nella possibilità di costruire un mondo migliore.

Il Pontefice ha inoltre ricordato i popoli che attualmente soffrono a causa dei conflitti in corso in diverse regioni del mondo, citando l’Ucraina, la Palestina, Israele e molti altri. Ha rivolto un pensiero speciale alle vittime degli attacchi recenti contro luoghi di culto in Burkina Faso, esprimendo solidarietà e vicinanza alla comunità colpita da tali atti barbari. Inoltre, ha manifestato preoccupazione per la situazione in Haiti, dove si registrano continuamente crimini e sequestri compiuti da bande armate.

La preghiera e la solidarietà sono stati indicati come strumenti fondamentali per contrastare l’odio e la violenza che sembrano dilagare in molte parti del mondo. Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di mantenere vive le speranze di pace e di lavorare incessantemente per costruire un mondo più giusto e fraterno. Ha esortato tutti i fedeli a unirsi in preghiera per le vittime dei conflitti e degli atti terroristici, affinché possano trovare conforto e sostegno nella fede e nella solidarietà umana.

Infine, il Santo Padre ha concluso l’udienza generale con un appello a tutti i credenti affinché si impegnino con determinazione per promuovere la pace e la giustizia nel mondo. Ha ricordato che, nonostante le difficoltà e le avversità, la speranza non deve mai venir meno, poiché è solo attraverso la fiducia e la collaborazione che si possono superare le divisioni e costruire un futuro di vera fraternità tra tutti i popoli della Terra.

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