Pasta: il simbolo della candidatura Unesco per la cucina italiana di Pecoraro Scanio.

La Pasta Italiana Candidata a Patrimonio dell’Umanità UNESCO
Un Incontro Storico a Milano
Milan è diventata il palcoscenico di una proposta che potrebbe segnare un passo importante nella valorizzazione della cucina italiana. Durante il meeting EcoDigital presso TUTTOFOOD, lanciato con il supporto di EuroToques, è stata presentata la candidatura della pasta a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO. Questo evento ha visto la partecipazione di esperti del settore enogastronomico, innovatori, e rappresentanti del turismo, tutti uniti nel promuovere l’identità culinaria italiana.
Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro dell’Agricoltura, ha dichiarato: “La pasta è l’emblema della nostra tradizione gastronomica, un simbolo che attraversa l’Italia da Nord a Sud.” Questo riconoscimento segue il successo della candidatura della pizza napoletana, un primo passo verso il riconoscimento della cucina italiana nell’insieme.
Valori Fondamentali: Sostenibilità e Diversità Culturale
La proposta di candidatura si fonda su due principi essenziali: sostenibilità e diversità bioculturale. Pecoraro Scanio ha sottolineato la natura sostenibile della cucina italiana, capace di riutilizzare gli ingredienti e contrastare lo spreco alimentare attraverso piatti iconici come la frittata di maccheroni e la ribollita. “È una cucina circolare e inclusiva, innovativa senza compromettere la sua essenza,” ha dichiarato.
L’ex Ministro ha anche menzionato il censimento dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), un’iniziativa avviata durante il suo mandato. “Oggi abbiamo oltre 5.000 prodotti riconosciuti, un numero che rappresenta la straordinaria biodiversità della nostra enogastronomia,” ha affermato.
Sostenitori Influenti e Innovazione
La candidatura ha ricevuto il sostegno di figure di spicco nel settore, come Enrico Derflingher, Chef e Presidente di EuroToques. Questo supporto è stato amplificato da personaggi della gastronomia come Domingo Cotarella, Presidente di “Terra Nostra”, e Luciano Pignataro, noto giornalista enogastronomico. Questi esperti hanno unito le forze per evidenziare l’importanza di questa iniziativa, sottolineando come la pasta rappresenti non solo un alimento, ma anche un elemento culturale e sociale.
“Dopo il grande coinvolgimento popolare per la pizza, oggi ci rivolgiamo a tutti: UNESCO, dì sì alla Cucina Italiana!” ha esclamato Pecoraro Scanio, dimostrando come questo obiettivo stia unendo diverse generazioni e professionisti del settore.
Mobilitazione Popolare e Supporto Istituzionale
Il percorso verso il riconoscimento UNESCO è sostenuto non solo da figure del mondo enogastronomico, ma anche da ministeri, associazioni e riviste storiche come “La Cucina Italiana”. È stata lanciata una petizione popolare che ha già raccolto migliaia di firme, sottolineando l’interesse e il sostegno della comunità verso questa causa.
In questo contesto, il meeting ha anche dato spazio a startup e progetti innovativi mirati alla transizione ecologica e digitale nell’agroalimentare. Sono stati presentati modelli di business che dimostrano come la tradizione culinaria italiana possa interagire proficuamente con l’innovazione, portando a soluzioni sostenibili e appetibili per le nuove generazioni.
Un’Indispensabile Risorsa Culturale
La pasta non è solo un alimento, ma una vera e propria manifestazione della cultura italiana. Essa incarna valori di convivialità, famiglia e comunità, rendendola un simbolo duraturo dell’identità nazionale. È importante riconoscere che la cucina italiana non è statica, ma in continua evoluzione, capace di integrare nuove idee e tecnologie senza perdere di vista le proprie radici.
Al di là delle ricette tradizionali, la pasta rappresenta un veicolo di storia e tradizioni, capace di unire le diverse regioni del paese. È una fonte di orgoglio e un motivo di attrazione per milioni di visitatori ogni anno.
Le Prossime Fasi
Mentre la candidatura prosegue, è fondamentale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e coinvolgere i giovani sognatori che desiderano innovare nel campo della gastronomia. Come sottolineato da Pecoraro Scanio, il percorso intrapreso è condiviso da un vasto network di supporto che potrebbe portare a risultati storici.
L’arrivo del sì dell’UNESCO a dicembre rappresenterebbe non solo un riconoscimento per la pasta, ma una celebrazione della cucina italiana nel suo insieme.
Riferimenti e Fonti
Per ulteriori dettagli sulla candidatura e per partecipare alla petizione, visitate il sito ufficiale della Fondazione UniVerde e seguite le novità su fonti come “La Cucina Italiana”.
Con il sostegno di tutti, la pasta potrebbe presto diventare un simbolo ufficiale del patrimonio culturale dell’umanità, testimoniando l’importanza della cultura gastronomica italiana a livello globale.
Non perderti tutte le notizie di Food su Blog.it