Pogacar conquista il Giro di Lombardia, eguagliando Fausto Coppi con il suo quinto trionfo.
Tadej Pogacar Riscrive la Storia de Il Lombardia
BERGAMO (ITALPRESS) – Tadej Pogacar continua a scrivere capitoli indimenticabili nella storia del ciclismo, avvicinandosi sempre più a leggendarie figure del passato come Eddy Merckx e Fausto Coppi. Nella 119esima edizione de Il Lombardia, tenutasi a Bergamo, il 27enne sloveno della UAE Emirates ha siglato la sua quinta vittoria consecutiva nella storica corsa, eguagliando il record di Coppi nella Classica delle Foglie Morte. Questo trionfo rappresenta la decima affermazione di Pogacar in una gara di Monumento, consolidando ulteriormente il suo status di icona del ciclismo.
Un Campione che Sorprende
Pogacar non è solo il primo atleta a vincere tre volte l’accoppiata Tour-Lombardia, ma è anche il secondo ciclista di sempre a ottenere tre successi nelle Monumento nella stessa stagione, seguendo le orme del “Cannibale” Eddy Merckx. La sua prestazione a Bergamo ha messo in luce la capacità straordinaria di ottenere risultati storici: nessuno era mai riuscito a conquistare Il Lombardia due volte indossando la maglia iridata, né a collezionare cinque podi nelle Monumento nella medesima stagione, un record che nemmeno Merckx può vantare, sebbene avesse vinto ben 12 di queste corse al suo stesso punto della carriera.
Ma i numeri non bastano a descrivere la grandezza di Pogacar. Nel 2025, ha trionfato anche in altre prestigiose competizioni: Strade Bianche, Fiandre, Freccia Vallone, Liegi e Tre Valli Varesine, oltre a dominare le classifiche di UAE Tour, Delfinato e Tour. Ha anche conquistato due titoli in linea ai Mondiali e agli Europei, un impatto che rende chiara la sua supremazia nel ciclismo contemporaneo.
Il trionfo di Bergamo è arrivato in solitaria, ma non è stato il frutto di una cavalcata epica. Derivante da un lavoro di squadra impeccabile, Pogacar è riuscito a superare le difficoltà con l’aiuto dei suoi compagni di squadra. La corsa ha visto 14 corridori, tra cui Pello Bilbao e Filippo Ganna, scattare in fuga ben prima della Madonna del Ghisallo, ma il controllo del gruppo UAE Emirates e Red Bull-Hansgrohe ha mantenuto il distacco sotto controllo.
Le prime fasi del percorso hanno visto diverse manovre, ma è stato il Passo di Ganda a dare il via al cambiamento. A quel punto, il team UAE Emirates ha accelerato il ritmo. Jay Vine ha iniziato a selezionare gli avversari, fino a quando, a 36 chilometri dal traguardo, Pogacar ha deciso di attaccare. In un batter d’occhio, ha raggiunto Simmons e ha proseguito la sua corsa verso la vittoria. Remco Evenepoel, grande rivale del sloveno, non è riuscito a rispondere e ha dovuto accontentarsi della seconda posizione, distaccato di 1’48”.
Completa il podio l’australiano Michael Storer del Tudor Pro Cycling Team, a 3’14” da Pogacar. Anche la UAE Emirates ha avuto altri due corridori nella Top Ten, con Isaac Del Toro quinto a 4’16” e Jay Vine in nona posizione.
“Vincere questa corsa cinque volte, a ogni partecipazione, è qualcosa di incredibile – ha dichiarato Pogacar. – Grande merito va ai miei compagni di squadra, a partire da Novak e Sivakov che hanno controllato la corsa e mi hanno protetto nelle prime salite. Ogni anno mi ritrovo a dire di aver vissuto la miglior stagione di sempre, e oggi posso ripetere queste parole con convinzione”. Se queste sono le dichiarazioni di un ciclista che continua a dominare, non c’è da meravigliarsi se nel 2026 sentiremo risuonare gli stessi echi di grandezza.
In un’epoca di innovazione e crescente competitività, Pogacar rappresenta un simbolo di resilienza e talento. Le sue vittorie non solo celebrano il suo ingegno atletico, ma anche il sacrificio e la dedizione di un’intera squadra. Ogni corsa è un’opportunità per riscrivere la storia, e Pogacar sembra intenzionato a lasciare un’impronta indelebile nel nostro sport.
-Foto IPA Agency-(ITALPRESS).
Fonti: italpress.com, UETC Cycling.
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