Torino, effettuati primi interventi con la chirurgia robotica

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Primi interventi effettuati con la tecnologia robotica: è successo alle Molinette di Torino. Un rene ectopico pelvico, anomalia congenita che porta a dolore cronico e infezioni, ma comunque ben funzionante, è stato trapiantato su un paziente di 51 anni in dialisi: per la prima volta al mondo con la chirurgia robotica, fondamentale per la posizione anomala del rene, a stretto contatto con l’utero e con una vascolarizzazione complessa. “Due situazioni di sofferenza e di calvario”, sottolinea l’ospedale, “sono state trasformate in lieto fine”.

Il rene, ben funzionante ma destinato allo scarto, è stato trapiantato anche grazie alla volontà della donatrice, che voleva dare un senso alle sue precedenti sofferenze. La nefrectomia con tecnica robotica è stata eseguita dal direttore dell’urologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

Il trapianto è tecnicamente riuscito e il paziente che ha ricevuto il rene è stato sganciato dalla dialisi. “Si è trattato di un rene con una complessità di arterie mai presentata prima d’ora per un trapianto nella trentennale tradizione della chirurgia vascolare ospedaliera delle Molinette”, ha aggiunto il direttore Maurizio Merlo che ha eseguito la ricostruzione vascolare del rene.

 

La sequenza di interventi si è consumata lunedì in una staffetta chirurgica, dove solo al termine del primo intervento e della valutazione “su banco” del rene si è potuto pensare di utilizzarlo per un trapianto.

Biancone, responsabile del programma di trapianto renale delle Molinette ha dichiarato “due situazioni di sofferenza e di calvario sono state trasformate entrambe in lieto fine, grazie alla generosità della signora ed all’esperienza pluridisciplinare del trapianto renale di  Torino che si è dimostrata ancora una volta vincente”.

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