Vietato assistere i migranti: denunciati tre volontari a Ventimiglia

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Un’ordinanza del sindaco di Ventimiglia vieta di dar da mangiare o bere ai migranti per strada.

Dopo la chiusura temporanea del Parco Roja – l’area attrezzata per l’accoglienza dei migranti che aspettano di varcare il confine verso la Francia –, dove da fine gennaio non sono ammessi più ingressi causa lavori. Ora, per chi offre da mangiare a quelli che dalla struttura rimangono fuori (e sono tanti) scattano anche le denunce.

È successo lo scorso 20 marzo a tre cittadini francesi, “sorpresi” a distribuire cibo ad alcuni profughi per strada: «C’è un’ordinanza del sindaco che lo impedisce» è stato loro spiegato da una pattuglia della polizia locale (soltanto in italiano però, tanto che per protesta uno dei tre volontari s’è rifiutato di firmare il verbale).

L’ordinanza in questione è quella emessa lo scorso agosto, quando i migranti erano accampati sugli scogli del paese. I tre, ora, sono i primi ad essere ufficialmente «indagati per aver somministrato senza autorizzazione cibo ai migranti».

Le reazioni

Interviene il direttore della Caritas diocesana Maurizio Marmo che precisa: “Quando sono iniziati i lavori al Parco Roja abbiamo immediatamente fatto presente alle autorità che i migranti lasciati fuori si sarebbero trovati senza alcun servizio».

Da fine gennaio la mensa presso la chiesa di Sant’Antonio ha ripreso a coprire numeri record (dai 60 ai 110 migranti accolti e nutriti ogni giorno) e la sera ad aiutare, dove la Caritas non arriva, pensano i volontari delle associazioni francesi, con le macchine colme di cibi confezionati e bibite.
«Siamo di fronte al capovolgimento di ogni logica. Utilizzare il diritto per colpire e punire episodi di solidarietà non può avere e trovare alcuna giustificazione» è il commento di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, l’associazione che ha denunciato l’episodio dei tre francesi denunciati.
“Per la prima volta nella storia dell’Unione Europea le forze dell’ordine hanno bloccato e sottoposto a fermo dei cittadini che stavano solo nutrendo persone che hanno fame” protestano i volontari francesi.
Poche ore dopo i tre sono stati rilasciati e sono tornati in Val Roya. Uno dei tre si chiama Gibi, arrestato in passato per aver aiutato dei rifugiati (sarà processato il 16 maggio a Nizza).

Situazione critica

A Ventimiglia la situazione resta sempre critica: diverse decine di stranieri sono ospiti dei centri di accoglienza delle associazioni di volontariato, altri arrivano alla spicciolata, restano in città e cercano l’occasione per attraversare clandestinamente le frontiera nascosti sui camion, passando per i boschi, oppure seguendo a piedi i binari della ferrovia. Tutti attraversamenti a rischio e che in meno di un anno hanno provocato la morte di almeno cinque stranieri

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