Bucci e Garante dei Detenuti: Iniziativa per il Reinserimento Lavorativo

Il Lavoro come Fondamento della Costituzione Italiana
GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha evidenziato l’importanza del lavoro come valore fondante della Costituzione italiana e della crescita economica regionale. Durante il convegno “Dalla cella al lavoro: la sfida dell’occupazione nel carcere del XXI secolo”, tenutosi a Palazzo Ducale, Bucci ha sottolineato come il lavoro sia cruciale per le persone che hanno affrontato un’esperienza detentiva. “Formarsi e lavorare durante il carcere significa prepararsi a un reinserimento efficace nella comunità”, ha dichiarato il presidente.
La Regione Liguria ha messo in atto una sinergia con il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive, promuovendo progetti e risorse per facilitare il percorso di reinserimento lavorativo. Tra le iniziative più significative c’è il progetto “Vasi comunicanti: dall’esecuzione penale alla rete territoriale del lavoro e del benessere sociale”, cofinanziato dalla Cassa delle Ammende con un investimento di 2 milioni e 300 mila euro. Le attività di questo progetto sono gestite da Spin plus, sportelli centrati sull’inclusione, attivi sia all’interno che all’esterno delle carceri, e mirano a supportare anche le vittime di reato.
Rafforzare l’Inclusione Sociale attraverso il Lavoro
L’assessore alle politiche sociali, Massimo Nicolò, ha aggiunto: “Combattere la recidiva e migliorare il benessere psicologico e sociale delle persone in carcere è una delle priorità della nostra amministrazione.” In questo contesto, la Regione Liguria intende sostenere progetti che favoriscano l’inclusione sociale, anche attraverso fondi ministeriali. È fondamentale offrire un adeguato accesso a formazione professionale e opportunità lavorative.
“Abbiamo a cuore il reinserimento lavorativo delle persone detenute. Mentre molti ex detenuti si trovano a dover accettare lavori sottopagati, noi dobbiamo costruire percorsi specifici per migliorare le loro prospettive future,” ha affermato l’assessore al lavoro e alla formazione, Simona Ferro. Per affrontare questa sfida, è stata avviata una sperimentazione con 35 detenuti della Casa Circondariale di Marassi, che ha già dato buoni risultati. Sono previsti ulteriori corsi di formazione nelle case circondariali di Pontedecimo e Chiavari.
In un’intervista recente, Marco Bucci ha affermato: “Crediamo fermamente che il lavoro possa cambiare la vita delle persone. Dare una seconda opportunità a chi ha sbagliato è il modo migliore per garantire una società più giusta e sicura.” Queste dichiarazioni evidenziano la volontà della Regione di investire in progetti che puntano a ridurre la recidiva e migliorare le condizioni di vita all’interno e all’esterno delle carceri.
Il progetto di inclusione aumentando l’occupazione degli ex detenuti non è solo un atto di giustizia sociale, ma un vero e proprio imperativo economico. Le statistiche mostrano che offrire opportunità lavorative agli ex detenuti può ridurre significativamente il tasso di recidiva. Secondo un rapporto recente dell’istituto di ricerca del Ministero della Giustizia, il reinserimento lavorativo ha dimostrato di abbattere il rischio di ritorno al crimine di oltre il 30%.
In questo quadro, la Regione Liguria ha pianificato di partecipare al bando Pon inclusione 2021-2027, “Una giustizia più inclusiva”, con un budget di circa 2 milioni e 800 mila euro, destinati a formare e reinserire nella forza lavoro le persone sottoposte a misure penali. L’iniziativa rappresenta un’opportunità importante per sviluppare strategie integrate tra servizi sociali e opportunità occupazionali.
In conclusione, la Regione Liguria si impegna attivamente per garantire che i detenuti non solo abbiano accesso a un lavoro dignitoso, ma anche a un processo di formazione che possa prepararli a sfide future. “È cruciale che le istituzioni si uniscano per il benessere di queste persone,” ha affermato l’assessore Nicolò. La strada verso la reintegrazione sociale è complessa, ma con azioni concrete e progetti mirati, la Regione Liguria si pone come esempio da seguire nella gestione delle politiche penali e rieducative.
Foto: Ufficio Stampa Regione Liguria
(ITALPRESS)
Non perderti tutte le notizie di cronaca su Blog.it