Istanbul Pride, scontri tra polizia e comunità Lgbt

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Dieci arresti ad Istanbul, in piazza Taksim. Durante il Gay Pride, organizzato dalla comunità Lgbt turca, si sono effettuati scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Il Pride era stato svolto nonostante il divieto delle autorità “per ragioni di sicurezza”. Le forze dell’ordine hanno effettuato perquisizioni all’ingresso della piazza e di Istiklal Avenue, controllando i documenti dei presenti.

Gli attivisti hanno marciato lo stesso e sono scoppiati scontri con un gruppo che si ribellava alla manifestazione. La polizia è intervenuta per sedare la rissa, sparando proiettili di gomma. Arrestate 10 persone che protestavano e tre attivisti. La marcia era stata vietata sabato. Si erano verificati disordini fin dal mattino. Un portavoce di una delle organizzazioni Lgbt turche aveva dichiarato: “Crediamo che la polizia ci disperderà. Fuggiremo, ma ci raduneremo di nuovo nelle strade laterali. Poi ci caccerà di nuovo e noi riscapperemo per raggrupparci tante volte quante sarà possibile”.

L’ufficio del governatore ha fatto sapere che le organizzazioni coinvolte non hanno mai presentato domanda per svolgere la manifestazione. I funzionari avrebbero saputo del Pride solamente tramite i social, ma le comunità Lgbt negano: “Abbiamo avanzato regolare richiesta il 5 giugno 2017 e abbiamo chiesto un incontro con l’ufficio del governatore locale di Istanbul. Nella domanda abbiamo specificato anche giorno, luogo e ora in cui ci sarebbe stata la sfilata”.

Sul sito dell’Istanbul Pride si legge: “Vorremmo sottolineare, ancora una volta, che noi non siamo in un posto particolare, in una città particolare. Noi siamo ovunque. Non vogliamo che la nostra voce sia udita solo per un giorno, ma tutti i giorni. Per qusto diciamo anche una volta: fateci l’abitudine, noi siamo qui e non ce ne andremo”.

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