L’uomo misterioso: Cristina Golinucci e Emmanuel Boke alla ricerca del vero colpevole dopo 30 anni di indagini e nove piste senza alcun sospettato

L’uomo misterioso: Cristina Golinucci e Emmanuel Boke alla ricerca del vero colpevole dopo 30 anni di indagini e nove piste senza alcun sospettato

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La famiglia di Cristina Golinucci non si arrende di fronte alla sparizione misteriosa avvenuta il primo settembre del 1992. Mentre il tribunale sta valutando la richiesta di archiviazione per la decima volta negli ultimi 31 anni, la trasmissione Le Iene ha deciso di ripercorrere il caso, mettendo in luce tutti i dettagli di uno dei misteri più famosi di Cesena.

Quel giorno, Cristina Golinucci era attesa al convento dei Frati Cappuccini da Padre Lino. Tuttavia, una volta arrivata nel parcheggio, è scomparsa nel nulla, senza lasciare tracce di sé, né alcun oggetto dietro di sé, e soprattutto, nessun cadavere è mai stato trovato. Questo mistero si lega in qualche modo alla sparizione di Chiara Bolognesi, avvenuta due mesi più tardi nel fiume Savio.

Barbara Iannuccelli, la legale che segue il caso per conto della madre di Cristina, ha riportato alcuni dettagli emersi. Si è scoperto che tre persone erano presenti nel parcheggio quel giorno: una stava dormendo e non ha sentito nulla, la seconda ha visto Cristina discutere animatamente con un uomo anziano e la terza ha raccontato di aver visto padre Lino aspettare Cristina senza vederla arrivare, poco prima di rientrare.

Nessuno dei presenti in quel momento è mai stato indagato. Nel corso delle indagini è emersa la figura di Emmanuel Boke, ospitato nel convento e difeso da padre Lino. Boke è stato arrestato per un’altra violenza sessuale e tentato omicidio, ma ha sempre negato il coinvolgimento nella sparizione di Cristina. Nonostante una nuova accusa di violenza sessuale nel 2017 in Francia, Boke risulta attualmente latitante.

Le indagini si sono poi concentrate su un altro uomo, anonimo e rispettabile all’epoca, ma accusato da numerose ex colleghe di tentativi di violenza sessuale. Le intercettazioni lo hanno colto fare commenti sessualmente inappropriati su alcune bambine e su Chiara, ma non è stato possibile collegarlo alla sparizione di Cristina.

Dopo 31 anni, le indagini sono ancora aperte, senza sospettati ma con molte figure sospette coinvolte. La famiglia di Cristina continua a lottare per la verità, determinata a non arrendersi.

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