Nel 2024, il 38% degli italiani coinvolto in pirateria audiovisiva: un fenomeno preoccupante

Nel 2024, il 38% degli italiani coinvolto in pirateria audiovisiva: un fenomeno preoccupante

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Negli ultimi due anni, la pirateria audiovisiva in Italia ha mostrato un lieve calo nel numero di utenti e atti illeciti, ma il danno economico rimane grave. Nel 2024, il 38% degli adulti ha commesso almeno un atto di pirateria, con una stima di 295 milioni di atti. La nuova legge antipirateria e la piattaforma “Piracy Shield” hanno iniziato a produrre effetti, sebbene la consapevolezza dei danni causati dalla pirateria e la percezione della legalità siano ancora insufficienti. È essenziale aumentare l’informazione e la sensibilizzazione per combattere il fenomeno in modo efficace e sostenibile.

La Pirateria Audiovisiva in Italia: Un Fenomeno in Evoluzione e i Danni Economici Persistenti

Negli ultimi due anni, la pirateria audiovisiva in Italia ha mostrato un lieve calo nel numero di utenti e negli atti illeciti, sebbene il danno economico potenziale per le industrie del settore e per l’intero Paese rimanga significativo. Nel 2024, il fenomeno continua a essere la principale modalità di accesso a contenuti audiovisivi e sportivi tra gli adulti. Questo è emerso durante l’evento “Stati Generali della Lotta alla Pirateria”, che ha riunito esperti del settore per discutere del tema.

Secondo una ricerca recente, il 38% degli adulti ha commesso atti di pirateria nel 2024, con una prevalenza nell’accesso a film, serie e sport live. Nonostante la diminuzione del numero totale di atti di pirateria, che si stima ammonti a circa 295 milioni, il problema resta grave, con un impatto economico devastante stimato in circa 2,2 miliardi di euro di perdite per le aziende italiane, con conseguenti effetti su occupazione e gettito fiscale.

Recentemente sono state introdotte misure come la nuova legge antipirateria e la piattaforma Piracy Shield, che mirano a contrastare la diffusione di contenuti illeciti in modo più efficace. Queste iniziative sono state accolte con interesse, sebbene ci sia una certa diffidenza riguardo alla loro reale efficacia. Il 70% della popolazione è a conoscenza della legge, ma solo una piccola percentuale si sente davvero informata sui suoi dettagli.

La consapevolezza riguardo al danno causato dalla pirateria non è ancora sufficiente. Molti cittadini, pur riconoscendo la gravità del problema, non considerano la pirateria un reato serio. La sfida resta quella di sensibilizzare l’opinione pubblica, mostrando che ogni atto di pirateria ha conseguenze tangibili sul tessuto economico e sociale del Paese.

Calano gli Atti di Pirateria, Ma I Danni Rimangono Elevati

ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi due anni la pirateria audiovisiva ha mostrato un leggero calo sia nel numero di utenti che nelle violazioni, ma il danno potenziale per l’industria dei contenuti rimane estremamente grave. Anche nel 2024 risulta che la pirateria digitale si confermi come la modalità principale di accesso a contenuti audiovisivi tra gli adulti. Questi dati emergono dall’ultima edizione dello studio FAPAV/Ipsos presentato a Roma, un incontro che ha riunito esponenti delle industrie audiovisive e delle Forze dell’Ordine per discutere del fenomeno.

Secondo i dati Ipsos, circa il 38% degli adulti italiani ha compiuto almeno un atto di pirateria nel 2024, principalmente riguardante film, serie e contenuti sportivi. Le stime indicano circa 295 milioni di atti illeciti, un incremento moderato rispetto al passato, ma il settore sportivo, in particolare il calcio, rimane il più colpito. Con l’entrata in vigore di nuove leggi anti-pirateria, si sono già notati segnali di miglioramento, ma vi è ancora molta strada da percorrere.

La popolazione pirata è soprattutto composta da giovani e adulti occupati, perlopiù tra i 18 e i 35 anni, e mostra comportamenti diversificati nel modo di accedere ai contenuti. Circa il 70% degli utenti è consapevole del danno economico che la pirateria causa, ma una parte significativa non la considera un reato. Anche tra gli adolescenti si osserva un calo della pirateria, ma i contenuti piratati rimangono prevalentemente film e sport.

La pirateria audiovisiva, pur mostrando segni di calo, comporta conseguenze economiche rilevanti, con perdite stimate per l’industria audiovisiva di circa 2,2 miliardi di euro. È quindi essenziale aumentare la sensibilità sociale e legale verso il problema, approfondendo i rischi legati alla pirateria e potenziando le campagne di sensibilizzazione per un accesso legale e sicuro ai contenuti.

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