Prezzi alla produzione in calo nell’industria a marzo

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Secondo i dati Istat di marzo, i prezzi alla produzione dell’industria in Italia hanno registrato un calo dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 9,6% su base annua, continuando a mostrare una tendenza al ribasso ma con una lieve riduzione rispetto ai dati di febbraio quando il calo era del 10,8%.

Nel mercato interno, i prezzi sono diminuiti dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 12,7% su base annua, in leggero miglioramento rispetto al -14,2% registrato il mese precedente.

Escludendo il settore energetico, i prezzi sono aumentati di appena lo 0,1% rispetto al mese precedente e hanno mostrato una flessione tendenziale stabile al -2,2%.

Nel mercato estero, i prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al mese precedente (+0,1% nell’area euro, -0,2% nell’area non euro) e hanno registrato una flessione del 1,2% su base annua, con una riduzione del 2,0% nell’area euro e del 0,5% nell’area non euro.

Nel primo trimestre dell’anno, rispetto al trimestre precedente, i prezzi alla produzione dell’industria hanno registrato un calo del 3,4%, con una diminuzione del 4,8% nel mercato interno e dello 0,3% nel mercato estero.

Nel dettaglio, a marzo, tra le attività manifatturiere i settori che hanno registrato le flessioni tendenziali più ampie sono stati quelli dei prodotti chimici, della metallurgia e della fabbricazione dei prodotti in metallo, degli articoli in gomma e materie plastiche e dell’industria del legno, della carta e della stampa.

Al contrario, i rialzi tendenziali più elevati si sono registrati nell’area non euro per i mezzi di trasporto e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature.

Nel mercato interno, si è confermata una marcata flessione dei prezzi delle attività estrattive (-20,4%) e della fornitura di energia elettrica e gas (-34,4%).

Anche nel settore delle costruzioni, a marzo i prezzi per edifici residenziali e non residenziali sono diminuiti dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,4% su base annua.

Infine, i prezzi di strade e ferrovie hanno registrato una diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente, con una flessione tendenziale dell’1,1%.

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