Raid negli USA a Sanàa, Yemen: vittime e feriti nella notte di terrore

Raid Aerei in Yemen: Un Bilancio Tragico di Vittime
Nella notte tra il 20 e il 21 aprile 2025, la capitale yemenita Sanaa ha subito nuovi raid aerei che hanno provocato un bilancio drammatico di vittime. Secondo quanto riportato da al-Masirah TV, il canale di informazione controllato dai ribelli Houthi, almeno dodici persone sono state uccise e oltre trenta ferite in questi attacchi aerei condotti dalle forze statunitensi. Le operazioni militari hanno colpito varie aree della capitale e dei suoi sobborghi, intensificando la preoccupazione per la situazione già critica nel paese.
L’agenzia di stampa Xinhua ha confermato la notizia, evidenziando come i raid aerei abbiano preso di mira specificamente un mercato nel distretto di Farwa, una zona densamente popolata e vulnerabile. Le autorità sanitarie locali hanno confermato il numero delle vittime e delle persone ferite, aggiungendo che il sistema sanitario yemenita è già sotto stress a causa del conflitto che ha afflitto il paese per anni.
Le Reazioni Internazionali agli Attacchi Statunitensi
La comunità internazionale ha reagito con forte preoccupazione a questa escalation del conflitto. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale esprimendo il suo rammarico per le vite perse, sottolineando che “ogni attacco che colpisce civili innocenti è inaccettabile”. Guterres ha sollecitato tutti gli attori coinvolti nel conflitto a rispettare il diritto internazionale e a proteggere la popolazione civile.
Inoltre, il Ministero degli Esteri dell’Unione Europea ha condannato gli attacchi, dichiarando che “la violenza non può mai essere la risposta ai conflitti”. La portavoce dell’Unione, Federica Mogherini, ha chiesto un cessate il fuoco immediato e ha ribadito l’importanza di un dialogo pacifico tra le parti coinvolte nel conflitto yemenita, che dura dal 2014 e ha già causato migliaia di morti e una crisi umanitaria senza precedenti.
Le testimonianze dei sopravvissuti raccontano scene di caos e disperazione. “Non sapevamo cosa stesse succedendo. Era buio e poi abbiamo sentito gli aerei”, ha detto Mohammad, un commerciante locale che ha perso diversi amici nell’attacco. La sua è solo una delle tante storie che emergono da una popolazione afflitta da anni di conflitto e instabilità.
La Situazione Umanitaria nello Yemen
La crisi umanitaria in Yemen è già una delle più gravi al mondo. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, circa 24 milioni di persone, quasi l’80% della popolazione yemenita, hanno bisogno di assistenza umanitaria. La guerra, combinata con le aggressioni aeree e il blocco aiuti, ha devastato l’economia, lasciando milioni di persone senza accesso a cibo, acqua e servizi sanitari essenziali.
Le organizzazioni umanitarie internazionali, come la Croce Rossa e Medici Senza Frontiere, hanno lanciato appelli per un incremento urgente degli aiuti. “Ogni giorno di conflitto porta solo più sofferenza e morte per il popolo yemenita”, ha dichiarato un portavoce di MSF. “La comunità internazionale deve intervenire con decisione per fermare questo massacro e garantire che aiuti vitali raggiungano coloro che ne hanno più bisogno”.
Recentemente, anche il governo italiano ha espresso preoccupazione per la situazione nello Yemen, invitando alla ripresa dei colloqui di pace tra le parti in conflitto. La Ministra degli Esteri, Antonio Tajani, ha affermato: “L’Italia è pronta a fare la sua parte per facilitare un dialogo e trovare soluzioni pacifiche nel rispetto della sovranità yemenita”.
Un Futuro Incerto per lo Yemen
Di fronte a questa nuova ondata di violenza, il futuro dello Yemen appare sempre più incerto. Mentre le strade di Sanaa continuano a risuonare degli echi delle esplosioni, la speranza di pace sembra lontana. Le potenze regionali e internazionali devono affrontare la realtà di un conflitto che richiede un approccio diverso, mirato a garantire non solo la sicurezza, ma anche la dignità e i diritti umani della popolazione yemenita.
Le parole di Mohammed, un giovane studente sopravvissuto alla violenza, risuonano come un monito per il mondo intero: “Vogliamo solo vivere in pace e avere un futuro. Basta guerre”. La comunità internazionale deve ascoltare il grido di aiuto dello Yemen e agire prima che sia troppo tardi.
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