Regione Lazio e Crea: Accordo Strategico per Sostenere le Aree Rurali e le Filiere Produttive

Accordo Strategico tra Regione Lazio e Crea per l’Agricoltura Sostenibile
La Regione Lazio e il Crea (Centro di Ricerca Agricola) hanno recentemente siglato un protocollo d’intesa volto a promuovere una sinergia tra istituzioni, ricercatori e produttori del settore agroalimentare. Questo accordo ha come obiettivo principale quello di avviare attività congiunte di studio e ricerca, con un focus particolare sui territori rurali laziali e sulle filiere agroalimentari, come quella del kiwi e del vino.
Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha dichiarato: “La salvaguardia delle nostre produzioni, specialmente quella del kiwi, in cui il Lazio si distingue a livello nazionale, è al centro di questa iniziativa. Con l’aumento degli effetti del cambiamento climatico, le istituzioni hanno il compito di intervenire per mitigare tali conseguenze. Con questo protocollo immediatamente operativo, puntiamo a proteggere le eccellenze del nostro territorio e a valorizzare le professioni legate all’agricoltura.”
Obiettivi e Iniziative per la Biodiversità
Nel suo intervento, Andrea Rocchi, presidente del Crea, ha evidenziato l’importanza della conoscenza e della collaborazione territoriale: “Nel Lazio sono presenti 9 dei 12 centri del nostro ente. La nostra sfida è trasferire questo patrimonio di conoscenze a chi opera quotidianamente sul campo, sostenere le imprese e promuovere uno sviluppo sostenibile delle aree rurali.”
L’accordo si focalizza su diversi obiettivi specifici, tra cui il recupero dei vitigni autoctoni del Lazio e l’introduzione di varietà resistenti. In particolare, la ricerca si concentrerà sulla biodiversità e sulla viticoltura sostenibile, aspetti che sono fondamentali per garantire la qualità delle produzioni locali e per adattarsi alle sfide imposte dal cambiamento climatico.
Un elemento chiave della collaborazione sarà la realizzazione di azioni programmatiche, definite attraverso convenzioni operative e interazioni con i Centri e Strutture interessate. Saranno organizzati convegni, seminari e tavoli tecnici per diffondere i risultati della ricerca, rendendoli accessibili anche attraverso pubblicazioni e canali di comunicazione digitale.
L’iniziativa vede un attivo coinvolgimento del mondo imprenditoriale agricolo e degli stakeholders del settore, che sono essenziali per il successo delle strategie che verranno implementate. La creazione di un comitato di indirizzo strategico, composto da membri del Crea e della Regione Lazio, garantirà una guida efficace nel monitoraggio e nell’implementazione delle azioni concordate.
Il progetto non si limita solo a salvaguardare le produzioni agroalimentari, ma si propone di instaurare un ciclo virtuoso che colleghi la sostenibilità agricola con la salute pubblica. Giancarlo Righini, assessore regionale all’Agricoltura, ha sottolineato questo aspetto: “Grazie a questo protocollo, avremo accesso a fondamentali informazioni in tema di ricerca e innovazione in agricoltura, indispensabili per migliorare la qualità delle nostre coltivazioni e promuovere una corretta nutrizione.”
La Regione Lazio si impegna a investire nel settore agricolo, puntando su pratiche di coltivazione biologica e su un approccio integrato volto alla sostenibilità. Questo sforzo mira non solo a migliorare la qualità delle produzioni, ma anche a garantire il benessere delle comunità locali attraverso metodologie agronomiche avanzate e rispettose dell’ambiente.
Le potenzialità di questa collaborazione sono immense e si estendono all’intera comunità agricola del Lazio, che potrà beneficiare di nuove tecnologie e delle ultime scoperte scientifiche nel campo agroalimentare. Con una rete di ricerca e sviluppo sempre più robusta, il Lazio non solo si prepara a rispondere alle sfide attuali, ma si proietta verso un futuro di prosperità agricola.
In quest’ottica, la Regione Lazio e il Crea si candidano a diventare un punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione nel settore agroalimentare a livello nazionale, promuovendo modelli di sviluppo che possano servire da esempio per altre regioni italiane e europee.
Le azioni avviate saranno documentate e condivise attraverso diverse piattaforme, garantendo trasparenza e diffusione delle informazioni, affinché il sapere scientifico raggiunga chi opera nella filiera agroalimentare.
Questo protocollo d’intesa rappresenta dunque un passo significativo verso un’agricoltura più sostenibile e resiliente, in sintonia con le esigenze del territorio e della popolazione.
Le attività previste dal protocollo sono supportate da fonti ufficiali e sono il frutto di un lavoro corale che implica una stretta collaborazione tra istituzioni, ricercatori e operatori del settore, ponendo le basi per uno sviluppo futuro armonioso e integrato.
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