Statua di Papa Wojtyla imbrattata a Roma: Meloni definisce l’atto “indegna provocazione”.
A Roma, la nuova statua di Papa Giovanni Paolo II, realizzata dall’artista Oliviero Rainaldi e collocata in piazza dei Cinquecento vicino alla stazione Termini, è stata recentemente imbrattata con insulti e simboli comunisti. Questo atto di vandalismo ha suscitato reazioni forti da parte delle autorità, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vicepremier Antonio Tajani, entrambi hanno condannato l’episodio come un oltraggio alla memoria di un grande difensore della pace. Matteo Salvini ha aggiunto un commento sarcastico sull’intelligenza degli autori. Le forze dell’ordine stanno procedendo con la rimozione delle scritte offensive.
Atti di Vandalismo sulla Statua di Giovanni Paolo II a Roma
A Roma, la nuova statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II, situata in piazza dei Cinquecento nelle vicinanze della stazione Termini, è al centro di polemiche dopo essere stata imbrattata. L’opera, realizzata dall’artista Oliviero Rainaldi, avrebbe dovuto accogliere i pellegrini e i viaggiatori. Tuttavia, i recenti atti vandalici hanno sollevato indignazione tra i cittadini e le autorità.
La scritta offensiva “fascista di merda”, accompagnata dal simbolo della falce e del martello, è stata trovata sulla base della statua. Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri, sono già intervenute per avviare le operazioni necessarie per rimuovere le scritte e ripristinare l’area. L’atto vandalico è stato condannato da molte figure politiche di spicco, che vedono in questo gesto un attacco non solo alla memoria del Papa, ma anche ai valori di pace per cui ha sempre lottato.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso la sua disapprovazione, definendo l’evento un “atto indegno” compiuto da individui influenzati da ideologie estremiste, che dimostrano una profonda ignoranza verso la storia. Meloni ha sottolineato l’importanza di onorare la figura di Giovanni Paolo II, un vero baluardo della pace nel mondo.
Anche il vicepremier Antonio Tajani ha condannato l’insensatezza del gesto, invitando a porre fine all’odio e alle ideologie distruttive. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha invece commentato tristemente la vicenda, lamentando la mancanza di intelligenza da parte di chi ha commesso un tale sfregio. In questo clima di tensione, la statua rimane un simbolo di dialogo e accoglienza, meritevole di rispetto e protezione.
Imbrattamenti alla Statua di Giovanni Paolo II a Roma: la Reazione delle Istituzioni
A Roma, la nuova statua di Papa Giovanni Paolo II, recentemente installata in piazza dei Cinquecento, nei pressi della stazione Termini, ha attirato una controversia inaspettata. Questo monumento, realizzato dall’artista Oliviero Rainaldi, è stato imbrattato con insulti e simboli politici che ne hanno compromesso l’integrità. Le scritte offensive, tra cui “fascista di merda” e il simbolo della falce e martello, sono state immediatamente segnalate e le autorità competenti, compresi i carabinieri, sono intervenute per rimuoverle e ripristinare l’area.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso la sua indignazione di fronte a questo atto di vandalismo. Ha sottolineato quanto sia aberrante oltraggiare la memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita alla promozione della pace, evidenziando l’assurdità di tali comportamenti da parte di individui che sembrano essere accecati dalla loro ideologia. Meloni ha chiamato in causa la mancanza di rispetto nei confronti della storia e dei suoi protagonisti, invitando a una riflessione su quanto sia dannoso perpetuare l’odio.
Anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha condannato fermamente l’atto, descrivendolo come una profanazione che è avvenuta durante un periodo di manifestazioni. Attraverso un post sui social, ha auspicato una cessazione dell’odio e ha esortato a prendere le distanze da tale comportamento. La mancanza di rispetto per la figura di Giovanni Paolo II rappresenta, secondo lui, un segno di decadenza morale.
Infine, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha commentato la situazione con toni critici, apostrofando gli autori dell’atto come “poveri imbecilli”. La sua affermazione, ripresa sui social, ha ulteriormente sottolineato la ferma posizione delle istituzioni contro tali comportamenti vandalici e la necessità di un rispetto reciproco nella società.
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