Tragico suicidio in carcere a Vasto: 37esimo caso del 2025. Una crisi inquietante.

Tragico suicidio in carcere a Vasto: 37esimo caso del 2025. Una crisi inquietante.

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Cresce il Numero di Suicidi nelle Carceri Italiane: Un’Allerta Emergente

Un Tragico Emoji

La recente morte di un detenuto di circa 40 anni, con problemi di salute mentale, ha sollevato nuove preoccupazioni sul welfare nelle carceri italiane. Il suo corpo è stato trovato impiccato nella cella della casa di lavoro di Vasto, facendo salire a 37 il numero totale di suicidi fra i detenuti dall’inizio dell’anno. Questa situazione è ulteriormente complicata dalla triste statistica che include 3 operatori penitenziari che hanno fatto la stessa tragica scelta.

Critiche alla Situazione nelle Carceri

Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, ha descritto la situazione come una "strage infinita". Ha sottolineato che il caldo record di questi giorni aggrava una serie di problemi preesistenti all’interno delle strutture penitenziarie italiane. La casa di lavoro di Vasto, sebbene non soffra di sovraffollamento eccessivo rispetto ad altre strutture, presenta significative lacune negli organici della Polizia Penitenziaria. Su un fabbisogno di almeno 143 agenti, sono solo 69 quelli attualmente assegnati, evidenziando una carenza critica.

La mancanza di personale ha portato a una situazione preoccupante nella Articolazione per la Tutela della Salute Mentale, dove il detenuto recentemente deceduto era allocato. Spesso, questa area rimane priva di presidi e supporto adeguato, complicando ulteriormente la già difficile condizione mentale dei detenuti.

Necessarie Riforme Strutturali

De Fazio ha fatto appello con urgenza per l’implementazione di misure che affrontino il sovraffollamento e potenzino gli organici delle Polizia penitenziaria. Ha affermato: “La Polizia penitenziaria è stremata nelle forze e mortificata nel morale”. Ha denunciato anche le condizioni di lavoro disumane, con agenti costretti a turni di servizio che si prolungano fino a 26 ore continuative. Questa realtà lavorativa insostenibile, a sua volta, influisce sulla qualità delle cure e delle attenzioni che possono essere fornite ai detenuti.

De Fazio ha esortato il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e il Capo del DAP, Stefano Carmine de Michele, a fornire risposte chiare e pratiche. “La situazione è insostenibile e le misure proposte devono essere implementate immediatamente per garantire che ciò che accade all’interno delle carceri non rimanga invisibile”, ha sottolineato.

Dati e Statistiche allarmanti

Secondo il DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), il numero dei suicidi nelle carceri italiane ha mostrato un trend crescente negli ultimi anni. In un rapporto pubblicato all’inizio dell’anno, si stima che oltre il 30% dei detenuti presenti, almeno, un disturbo psichico diagnosticabile. La mancanza di personale specializzato e di spazi adeguati per la salute mentale aggrava significativamente questa situazione critica.

Nel 2022, si era già registrato un numero preoccupante di 75 suicidi fra i detenuti, mostrando una tendenza che solleva interrogativi sulla capacità del sistema penitenziario di offrire non solo sicurezza, ma anche assistenza e supporto ai reclusi.

Appello alla Sostenibilità del Sistema Penitenziario

Oltre ai problemi di sovraffollamento e scarsità di personale, la UILPA ha evidenziato le deficienze nell’ambito del supporto psicologico. "La salute mentale deve essere una priorità: non possiamo permettere che il sistema penitenziario diventi una tomba per i nostri giovani", ha dichiarato Marco Di Nardo, psicologo e membro di una ONG che lavora nel settore penitenziario.

L’urgenza di un intervento legislativo mirato è fondamentale per affrontare queste crisi. L’introduzione di programmi per il recupero e la reintegrazione sociale dei detenuti potrebbe non solo ridurre i tassi di suicidio, ma anche migliorare il clima generale all’interno delle strutture carcerarie.

Le Misure da Adottare

Secondo esperti del settore, le azioni immediate dovrebbero concentrarsi su:

  1. Revisione dei piani di assunzione: Incrementare le assunzioni di agenti di polizia penitenziaria per garantire la sicurezza e l’assistenza ai detenuti.

  2. Investimenti in salute mentale: Creare più posti di lavoro per specialisti in salute mentale e rendere accessibili i trattamenti.

  3. Programmi di sensibilizzazione: Intraprendere campagne di sensibilizzazione per promuovere l’importanza della salute mentale sia tra i detenuti che tra il personale carcerario.

La comunità civile e le istituzioni devono unirsi per garantire che ogni detenuto abbia accesso a cure competenti e a un ambiente di vita sicuro all’interno delle strutture penitenziarie, prima che altri casi tragici emergano.

Per approfondire questo tema, guarda il video con la reportistica sui recenti eventi qui.

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