Flora Monti, la prima staffettista partigiana della Resistenza Italiana: Il momento più difficile

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Flora Monti è stata la più giovane staffetta partigiana della Resistenza Italiana, originaria di Monterenzio e attualmente residente a Bologna, all’età di 93 anni. Cresciuta in una famiglia di antifascisti, decide a soli 12 anni di unirsi alla Resistenza Italiana, diventando la prima staffettista partigiana con l’approvazione dei genitori. Durante un’intervista con il Comune di San Lazzaro, Flora Monti ha raccontato di portare messaggi da una brigata all’altra, passando giornate intere in questo compito.

I suoi capelli lunghi venivano usati per nascondere i bigliettini che doveva trasportare, un compito pericoloso dato che le guardie avrebbero sparato a chiunque non conoscesse la parola d’ordine. Nonostante ciò, Flora Monti non ha mai letto i messaggi che trasportava, mantenendo così il segreto delle comunicazioni partigiane. Nonostante la sua giovane età, ha combattuto con coraggio al fianco dei partigiani durante la Resistenza.

Tuttavia, nonostante il coraggio dimostrato, Flora Monti ricorda con grande disagio il momento più difficile vissuto durante quel periodo. Durante un controllo, fu costretta a spogliarsi e a subire una perquisizione, temendo di essere scoperta e accusata. Questo episodio la portò a riflettere sulla morte di un compagno partigiano alcuni giorni prima, rendendo il momento particolarmente angosciante per lei.

Il momento più bello per Flora Monti, invece, fu l’annuncio alla radio della fine della guerra. Questo evento segnò la conclusione di un periodo difficile e pericoloso, consentendo a Flora di ricordare con gratitudine quei momenti e di sensibilizzare i giovani sul valore della lotta per le proprie idee. Flora Monti visita spesso le scuole per condividere la sua storia e per insegnare ai giovani l’importanza della Resistenza Italiana nella storia del paese.

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