Malta: libertà di stampa in crescita, ma rimane tra gli ultimi in UE.

Malta: Un Lieve Miglioramento nell’Indice della Libertà di Stampa 2025
Malta ha registrato un incremento significativo, seppur modesto, nell’Indice mondiale della libertà di stampa 2025. Secondo il rapporto annuale stilato da Reporter senza frontiere (RSF), l’isola è salita di sei posizioni, raggiungendo il 67° posto su 180 paesi. Nonostante questo progresso, il punteggio di Malta rimane tra i più bassi dell’Unione Europea, collocandosi al 23° posto su 27. Una situazione preoccupante che continua a sollevare interrogativi sulla libertà di informazione nel paese.
Critiche e Riforme nella Libertà di Stampa
Pavol Szalai, capo del Desk UE-Balcani di RSF, ha messo in evidenza che il lieve miglioramento di Malta è anche il risultato di un calo della libertà di stampa in altri paesi europei come Bulgaria e Cipro. Szalai ha dichiarato: “Malta ha fatto passi avanti, ma resta tra le nazioni con i punteggi più bassi in Europa.” Questo riconoscimento di progressi positivi include l’adozione dell’European Media Freedom Act (EMFA) e l’introduzione di misure anti-SLAPP (Cause Legali Strategiche contro la Partecipazione Pubblica) da parte del governo maltese.
Nonostante queste iniziative, RSF ha sottolineato che le riforme attuate non sono sufficienti per elevare Malta a una posizione più competitiva tra i suoi omologhi europei. A inizio 2023, un rapporto del Consiglio d’Europa ha evidenziato come la protezione contro gli SLAPP sia stata limitata solo a casi transfrontalieri, mancando l’opportunità di stabilire un vero e proprio standard di protezione per le libertà giornalistiche.
Il Lungo Ombra del Caso Caruana Galizia
Il contesto della libertà di stampa a Malta è inestricabilmente legato all’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia nel 2017. Questo evento tragico continua a pesare sull’ambiente informativo del paese. Szalai ha affermato: “L’omicidio di Caruana Galizia ha avuto ripercussioni durature sulla sicurezza dei giornalisti a Malta.” Nonostante il presunto mandante dell’omicidio sia stato rilasciato su cauzione all’inizio dell’anno, la libertà di stampa non ha ancora raggiunto i livelli precedenti a questo fatidico evento.
Inoltre, l’attenzione è posta sull’attuale processo contro i presunti fornitori di bombe nel caso, un passo che, secondo Szalai, potrebbe avvicinare Malta a una certa forma di giustizia. Tuttavia, la totale equità non sarà raggiunta fino a quando non ci sarà una condanna definitiva per il mandante dell’omicidio. Il rapporto di RSF ha anche evidenziato preoccupazioni relative alle restrizioni imposte sulla copertura mediatica di questi procedimenti, criticando apertamente il divieto di reportage che limita la capacità dei giornalisti di informare il pubblico.
Prospettive Futuri e Necessità di Maggiore Protezione
Le prospettive per la libertà di stampa a Malta sono quindi miste. Nonostante alcuni segnali di progresso, le critiche da parte delle istituzioni europee e delle ONG suggeriscono un percorso irto di difficoltà. Szalai ha ribadito l’importanza di garantire misure significative e effettive per la protezione dei giornalisti, affermando che “un contesto mediatico sano e libero è essenziale per la democrazia.” La necessità di una legislazione robusta e di una vigile tutela delle libertà civili è più che mai attuale.
In conclusione, l’Indice della libertà di stampa di Malta del 2025 riflette una situazione complessa. Mentre alcuni progressi sono stati realizzati, è chiaro che molto deve ancora essere fatto affinché il paese possa diventare un modello di libertà informativa in Europa. La strada verso una reale protezione delle libertà giornalistiche richiede non solo riforme legislative ma anche un impegno collettivo da parte delle istituzioni e della società civile nel suo complesso.
Fonti ufficiali: Reporter senza frontiere, Consiglio d’Europa.
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