Mattarella: La ricerca è un moltiplicatore sociale ed economico, stop a chiusure regressive.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza del diritto alla salute, evidenziando le sfide affrontate dal Servizio sanitario nazionale, come l’invecchiamento della popolazione e le carenze di personale. Durante la cerimonia “I giorni della ricerca” all’Airc, ha evidenziato come le innovazioni in terapia stiano migliorando la vita delle persone e l’importanza della prevenzione. Ha anche avvertito riguardo la diffusione di teorie anti-scientifiche, che minacciano il progresso. Infine, ha ribadito l’importanza di investire nella ricerca, quale chiave per un futuro migliore, enfatizzando il bisogno di supportare i giovani ricercatori per non disperdere il loro patrimonio di conoscenze.
Il Diritto alla Salute e l’Importanza della Ricerca Scientifica
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza fondamentale del diritto alla salute, definito dalla Costituzione come un diritto universale. In un momento in cui il Servizio sanitario nazionale affronta sfide significative, tra cui l’invecchiamento della popolazione e la carenza di personale medico, è essenziale che le innovazioni in campo sanitario apportino benefici concreti a tutti. Queste innovazioni devono contribuire a superare gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della salute pubblica nel nostro Paese.
Le recenti avanzate terapeutiche hanno aperto nuove opportunità per il trattamento di varie malattie. Grazie ai progressi scientifici, la sensibilità verso la prevenzione è aumentata, portando a programmi di screening pubblico per alcune tipologie di tumori. È evidente che la ricerca ha svolto un ruolo cruciale, non solo all’interno dei laboratori, ma anche nella vita quotidiana dei cittadini. Tuttavia, nonostante gli straordinari progressi, si registrano ancora difese di teorie anti-scientifiche che trovano eco persino nelle società più avanzate.
L’AIRC ha dedicato risorse significative alla ricerca, portando avanti programmi di grande valore grazie alla solidarietà della società. La storia dell’AIRC è motivo di orgoglio per l’Italia e dimostra l’importanza di investire nella ricerca, considerato un moltiplicatore sociale ed economico. Le iniziative come gli Stati Generali della ricerca medico-scientifica evidenziano la centralità di questo settore, che ha generato significativi risultati pure in ambito nazionale.
I “Giorni della ricerca” rappresentano un occasione di riflessione e condivisione, gettando luce sull’importanza della comunità scientifica nel promuovere il benessere collettivo. Il patrimonio di conoscenze e competenze acquisito dai giovani ricercatori è un bene prezioso che non deve andare perduto. Proteggere e valorizzare tali risorse è una responsabilità di tutti, affinché il progresso scientifico continui a beneficiare la società nel suo complesso.
(ITALPRESS)
Il Diritto alla Salute e l’Importanza della Ricerca nella Società
ROMA (ITALPRESS) – “Al centro delle aspettative degli italiani e del dovere istituzionale c’è il diritto alla salute, un principio fondamentale sancito dalla Costituzione. Le innovazioni che migliorano la vita delle persone devono riflettersi positivamente sul sistema del Servizio sanitario nazionale, il quale affronta sfide significative come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dei costi dei farmaci salvavita e la mancanza di personale medico e infermieristico. Queste problematiche rappresentano ostacoli da superare per raggiungere uno degli obiettivi più rilevanti della Repubblica”, ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia de “I giorni della ricerca” Airc al Quirinale.
“Le nuove terapie hanno aperto porte inedite alla vita umana. Il progresso scientifico ha aumentato anche la consapevolezza sull’importanza della prevenzione, portando a programmi di screening per diverse forme di tumore. Mentre la ricerca è alla base di tutto ciò, il suo impatto si estende ben oltre i laboratori. Paradossalmente, in un contesto di straordinari sviluppi, si diffondono anche teorie anti-scientifiche che attraggono, seppur in numero limitato, alcune frange della società. Questo fenomeno non risparmia nemmeno le nazioni più avanzate, che beneficiano dei progressi scientifici. L’atteggiamento di rifiuto nei confronti della scienza porta a conseguenze autolesionistiche e instilla diffidenza nei confronti della vita e del futuro. La via da seguire è quella di proseguire nella ricerca”, ha aggiunto.
“Airc ha individuato nella ricerca il suo ambito principale. Ha mobilitato risorse per programmi di grande valore, sostenuta dalla solidarietà che è riuscita a generare, e continua a farlo, come dimostrato dalle testimonianze odierne. Questa organizzazione rappresenta un motivo di orgoglio per l’Italia. Di recente sono stati convocati gli Stati Generali della ricerca medico-scientifica, sottolineando la sua importanza. Investire nella ricerca è una responsabilità di lungo periodo, poiché essa funge da motore, sia sociale che economico, su scala ampia. I risultati del Next Generation EU, applicati nei piani nazionali, hanno contribuito alla crescita di molti giovani ricercatori, la cui esperienza non deve andare perduta con la diminuzione delle fonti di finanziamento straordinario. I ‘Giorni della ricerca’ rappresentano momenti di riflessione e impegno, condivisi da tutta la società”, ha concluso il capo dello Stato.
– foto d’archivio ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS)
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