Piange il mondo del cinema: addio a Pasquale Squitieri

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Pasquale Squitieri si è spento oggi a 79 anni. Il regista napoletano è spirato stamattina all’ospedale Villa San Pietro di Roma. Insieme a lui i suoi cari, che gli hanno potuto dare l’ultimo saluto. Comunicano la notizia il fratello Nicola, la seconda moglie Ottavia Fusco e la figlia Claudia. Domenica, dalle 11 alle 18, sarà allestita la camera ardente.

Laureato in giurisprudenza, ex banchiere, ha fatto il suo ingresso nel mondo nel cinema con il film “Io e Dio” del 1969. Appassionato di western, genere portante di alcuni delle sue pellicole. Famoso nelle sale cinematografiche con lo pseudonimo di William Redford, poi abbandonerà il nome fittizio per tornare a quello reale, per raccontare tematiche poco in voga della società nostrana: la droga, le morti bianche, il terrorismo e l’immigrazione. Film “impegnati” e quantomai attuali.

Tra le sue pellicole spiccano anche film storico-politici, tra cui il famoso “Li chiamarono briganti” del 1999. Squitieri nel 70′ si sposò con l’attrice Claudia Cardinale, per poi divorziare e risposarsi con la cantante Ottavia Fusco nel 2013.

Attivista politico, impegnato a “combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato”. Divenne poi un politico e fu eletto senatore nelle liste di Alleanza Nazionale nel 1994. In tempi più recenti, nel 2013, fu protagonista di una polemica contro l’europarlamentare leghista Mario Borghezio, paragonandolo ai nazisti di Norimberga. Nella sua fedina penale spiccano 5 mesi di carcere nel 1981 per reato di peculato.

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