Vestiti fuori legge, ma non per i poveri: nel Pratese shopping solidale

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Vestiti fuori legge secondo le regole del commercio, ma ottimi da regalare ai poveri.  La Guardia di finanza di Prato ha attivato un’iniziativa di solidarietà per «donare» ai bisognosi, tramite la Caritas Diocesana, 4 mila capi di abbigliamento sequestrati nel corso di varie operazioni a contrasto del commercio illegale di capi «griffati».
Pantaloni, maglie, maglioni, giacche e giubbotti saranno presto distribuiti dai volontari presenti nei vari centri diocesani sparsi sulla provincia Pratese, a quei cittadini più bisognosi che versano in stato di indigenza, dando la possibilità alle strutture benefiche che operano sul territorio di far fronte all’accresciuto afflusso di domanda di ogni genere di conforto all’approssimarsi della stagione invernale.

Vestiti con false etichette

I vestiti, frutto di operazioni anticontraffazione, sono stati sottratti al mercato illegale nel corso di recenti interventi eseguiti dai finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Prato e che, successivamente, l’Autorità Giudiziaria ha confiscato avendone rilevato segni di contraffazione delle griffe o anche etichettature con false indicazioni di origine.

Cancellate le false griffe

Le Fiamme Gialle, considerato che l’enorme quantitativo di vestiti avrebbe potuto essere opportunamente “bonificato” con la rimozione o la cancellazione di tutti i segni distintivi dei prodotti imitati al fine di poterlo destinare ad organizzazioni caritatevoli, hanno chiesto all’Autorità Giudiziaria la possibilità di devolverlo in beneficenza per un utilizzo a fini umanitari.
L’iniziativa si pone nel variegato quadro del costante impegno del Corpo a favore della collettività ove, a fianco alla lotta ad ogni forma di criminalità economico-finanziaria, trovano spazio diverse iniziative benefiche volte ad assicurare la vicinanza del Corpo ai più bisognosi in nome di una maggiore giustizia ed equità sociale.

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