La Bioeconomia: un pilastro crescente dell’economia italiana per un futuro sostenibile.

La Bioeconomia: un pilastro crescente dell’economia italiana per un futuro sostenibile.

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Nel 2024, la bioeconomia nell’Unione Europea raggiunge un valore di 3.042 miliardi, impiegando oltre 17 milioni di persone. L’Italia gioca un ruolo cruciale, con il 14% della produzione totale dell’UE e un output di 426,8 miliardi, coinvolgendo più di due milioni di lavoratori. La filiera agro-alimentare rappresenta la maggior parte del valore, mentre il settore bio-based della plastica mostra potenziale di crescita. Le aziende italiane stanno adattando le loro pratiche produttive in risposta alle normative e cercano di espandere l’uso di materie prime sostenibili, contribuendo allo sviluppo delle aree interne e alla tutela della biodiversità.

La Bioeconomia in Italia: Un Settore Strategico per Sostenibilità e Crescita

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024, il valore della bioeconomia nei 27 Paesi dell’Unione Europea raggiunge i 3.042 miliardi di euro, con oltre 17 milioni di persone impiegate. L’Italia gioca un ruolo significativo, rappresentando il 14% del totale UE27, una quota più alta rispetto all’12,4% delle altre attività economiche. Questo dimostra la specializzazione del Paese nel settore della bioeconomia, con un output stimato di 426,8 miliardi e più di due milioni di occupati.

I dati provenienti dal report “La bioeconomia in Europa”, redatto dal Research Department di Intesa Sanpaolo in collaborazione con il cluster Spring, evidenziano che la filiera agro-alimentare costituisce oltre la metà del valore della bioeconomia. Nel settore della moda bio-based, l’influenza dell’Italia si fa sentire tra i Paesi mediterranei, mentre i Paesi nordici brillano nei comparti del legno, dei mobili bio-based e della carta.

Nonostante la modesta incidenza della bioeconomia nel settore chimico, gomma e plastica, il segmento delle plastiche bio-based mostra un potenziale di crescita interessante, soprattutto in seguito alle recenti normative UE sugli imballaggi, che possono contribuire a ridurre le emissioni attraverso una gestione migliorata del ciclo di vita dei prodotti.

Un’indagine su 171 aziende nel settore degli imballaggi in plastica rivela che quasi la metà utilizza già materiali naturali, e circa il 40% di queste aziende impiega più del 30% di materie prime bio-based. Le aziende si dimostrano reattive agli sviluppi normativi, e la bioeconomia si presenta come un’opportunità di sviluppo inclusivo, specialmente per le aree interne dell’Italia, patrimonio di biodiversità, pratiche agricole sostenibili e innovazione. La protezione della biodiversità risulta cruciale per il progresso economico e sociale.

La Bioeconomia in Italia: Un Settore in Crescita e Opportunità per il Futuro

MILANO – Una lampadina contenente l’immagine del pianeta Terra diventa simbolo della sostenibilità e dell’energia rinnovabile. Secondo un rapporto di Intesa Sanpaolo, la bioeconomia nei 27 paesi dell’Unione Europea ha raggiunto nel 2024 un valore di produzione di 3.042 miliardi di euro, impiegando oltre 17 milioni di persone. L’Italia gioca un ruolo chiave, contribuendo con il 14% del totale, superiore alla media delle altre attività economiche, evidenziando una specializzazione nel settore.

Con un output stimato di 426,8 miliardi di euro e più di due milioni di posti di lavoro, l’industria della bioeconomia in Italia si distingue. La filiera agro-alimentare, infatti, rappresenta oltre la metà del valore della bioeconomia, con l’Italia che influenza positivamente anche il settore moda bio-based. I paesi nordici, d’altra parte, primeggiano nei comparti della bioeconomia legati al legno e alla carta.

Il segmento delle plastiche bio-based, sebbene ancora di peso economico limitato, presenta significative potenzialità di sviluppo, specialmente in considerazione delle recenti normative europee sugli imballaggi. Un’indagine su 171 aziende del settore ha rivelato che quasi la metà utilizza già materiali di origine naturale, con un 23% delle aziende pronte a integrare tali risorse nei propri processi produttivi.

Inoltre, la diversità biologica e le pratiche agricole sostenibili nell’Italia interna rappresentano una risorsa strategica, non solo per la produzione ma anche per la custodia di servizi ecosistemici. Le politiche a favore della biodiversità sono fondamentali per lo sviluppo economico e culturale del Paese. Secondo Stefania Trenti di Intesa Sanpaolo, la bioeconomia offre opportunità importanti anche per le aree marginali e il settore del packaging, dimostrando il potenziale innovativo delle imprese italiane.

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