Monopattini elettrici: perché i contrassegni identificativi sono essenziali per la sicurezza

Monopattini Elettrici: Nuovo Decreto per la Sicurezza Urbana
ROMA (ITALPRESS) – Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha recentemente emesso un decreto fondamentale per la regolamentazione dei monopattini elettrici. Attraverso questo provvedimento, viene introdotto un contrassegno identificativo per i monopattini, che funge da “targa personale”. Questo rappresenta un passo significativo verso una mobilità urbana più sicura e rispettosa delle regole, seguendo le disposizioni della legge 177/2024, che ha apportato modifiche sostanziali al Codice della Strada.
Il decreto non solo introduce l’obbligo del casco per i conducenti, anche per i maggiorenni, ma prevede anche un sistema di identificazione dei veicoli. Questo permette di affrontare il problema dell’anonimato dei monopattini, facilitando controlli più efficaci in caso di incidenti o infrazioni. Ogni guidatore sarà tenuto a fornire il proprio monopattino di un contrassegno identificativo, che risulta essere personale e non trasferibile. Non è previsto l’utilizzo di targhe tradizionali, né un sistema di immatricolazione complesso, ma piuttosto un dispositivo tecnico semplice e leggero, facilmente installabile sul mezzo.
Dettagli sul Contrassegno Identificativo
Il decreto specifica anche le modalità per l’installazione del contrassegno. Questo dovrà essere collocato in modo ben visibile sul monopattino, preferibilmente al centro del parafango posteriore o, in assenza di quest’ultimo, nella parte anteriore del piantone dello sterzo. La posizione ideale per il contrassegno sarà tra i 20 centimetri e 1,20 metri dal suolo. Importante è anche la questione della formazione delle combinazioni alfanumeriche del contrassegno, per la quale il ministero sta lavorando in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione di questo decreto. “È un passo fondamentale per garantire la sicurezza di chi utilizza il monopattino”, ha dichiarato. “Vogliamo una mobilità più sicura e ordinata nelle nostre città, e questa norma ci aiuterà a raggiungere tale obiettivo”. Inoltre, è previsto che i costi di produzione, spedizione e prezzo di vendita del contrassegno siano stabiliti in modo da non gravare eccessivamente sui cittadini, rendendo accessibile la sicurezza per tutti.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le disposizioni riguardanti il contrassegno non sono solo un modo per migliorare la tracciabilità dei monopattini, ma anche un presupposto essenziale per l’obbligo di assicurazione RCA. Il ministero ha già avviato un dialogo con il ministero dell’Interno e l’Anci per raccogliere dati sulle sanzioni relative al non rispetto dell’obbligo di indossare il casco, al fine di monitorare l’applicazione della norma e di valutarne l’impatto reale sulla sicurezza stradale.
L’introduzione di queste misure è particolarmente opportuna in un periodo in cui il numero degli incidenti coinvolgenti monopattini elettrici è in aumento. Un rapporto dell’ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) del 2023 ha evidenziato come gli incidenti stradali che coinvolgono questi mezzi siano aumentati del 25% nell’ultimo anno. Questo rende ancora più urgente l’adozione di norme che garantiscano non solo la sicurezza degli utilizzatori, ma anche quella degli altri utenti della strada.
Oltre al contrassegno, il decreto prevede altresì l’implementazione di ulteriori controlli e misure di sicurezza su strada. L’intento è quello di rendere la mobilità urbana non solo più sicura, ma anche più sostenibile, incoraggiando l’uso di mezzi di trasporto alternativi. La transizione verso una mobilità più ecologica è un obiettivo che le autorità vogliono perseguire, offrendo al contempo un ambiente urbano più sicuro per tutti.
In sintesi, l’inserimento del contrassegno identificativo per i monopattini elettrici rappresenta un passo straordinario contro gli incidenti e le infrazioni stradali. Soltanto unendo sforzi e normative più incisive si potrà sperare in un futuro dove la mobilità urbana sia più sicura e apprezzata.
(ITALPRESS)
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